ANNO 14 n° 116
L'amianto è ancora un'emergenza
Più prevenzione nelle aziende ceramiche a Civita Castellana
28/01/2017 - 02:01

VITERBO -  In una Sala Regia gremita si è svolto il convegno ''BastAmianto. Conoscere per prevenire'', secondo incontro organizzato da Asl di Viterbo e Regione Lazio all'interno della campagna ''La prevenzione è salute''.

Ad aprire l'incontro, il breve intervento del vice sindaco Luisa Ciambella che, insieme al direttore dell'Asl di Viterbo, Daniela Donetti, e al direttore del centro di riferimento regionale amianto, Fulvio Cavariani, hanno introdotto i temi principali di questa giornata.

Daniela Donetti, si è soffermata sull'importanza del Pap, il piano attuativo della prevenzione, già recentemente presentato e di fondamentale importanza per la profilassi. Inoltre, il direttore dell'Asl ha voluto ribadire l'importanza della sinergia che deve crearsi tra salute, ambiente e lavoro: questi tre elementi vanno considerati insieme.

Fulvio Cavariani ha snocciolato una serie di numeri sul caso dell'amianto: in Italia ci sono ancora milioni di tonnellate di questo materiale e purtroppo, solo nel Lazio, si sono registrati circa 7 casi di morte ogni anno. Si stima che l'amianto possa essere presente in più di 200 edifici pubblici in tutta la regione, e nonostante si proceda alla rimozione di circa 12.000 tonnellate ogni anno, nel Lazio sono presenti ancora più di 80.000 tonnellate di coperture in amianto, soprattutto nelle zone agricole. Quello dell'amianto è un problema che ha riguardato e riguarda ancora da vicino il distretto delle ceramiche di Civita Castellana, dove in molti impasti si è riscontrata la presenza di questo pericoloso materiale.

In seguito la parola è passata a Silveri Stefano, ideatore e curatore della mostra BastAmianto presente anche a Viterbo in questi ultimi giorni. L'ideatore ha raccontato la storia che ha portato l'amianto ad essere definito un materiale cancerogeno e ha sottolineato l'importanza della televisione per aver reso noto e convinto tutti della grande pericolosità di questo materiale.

Infine, toccante è stata la testimonianza di Nicola Pondrano del fondo vittime Amianto e abitante originario di Casale Monferrato. L'uomo ha raccontato la terribile situazione che ha vissuto e che ancora sta vivendo il suo paese, da tanti anni purtroppo al centro di tantissimi casi di malattie legate proprio alla presenza di fabbriche che lavoravano l'amianto.






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