ANNO 14 n° 88
L'Altopiano dell'Alfina, un luogo del cuore
Viaggio dentro il progetto che ha convinto il Fai a selezionarlo
24/11/2015 - 11:54

ACQUAPENDENTE - L’Altopiano dell’Alfina è stato selezionato nella settima edizione de I Luoghi del Cuore, il censimento promosso per il 2014 dal Fai – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha visto la straordinaria partecipazione di oltre 1.600.000 persone, unite nel nome di un’Italia da tutelare per le generazioni future. L’Altopiano dell’Alfina ha ricevuto in un solo mese (fine ottobre - 30 novembre 2014) ben 4.175 firme.

La partecipazione al censimento è stata organizzata dal consiglio di frazione di Torre Alfina, che ha potuto subito contare sulla piena collaborazione del Comune di Acquapendente e di Castel Giorgio e degli altri Comuni interessati, delle scuole, del Comitato interregionale salvaguardia Alfina, di molti altri comitati e associazioni e di due testimonial di eccezione: Alba e Alice Rohrwacher.

Il comitato promotore della raccolta di segnalazioni al censimento ha chiesto l’intervento de I Luoghi del Cuore a tutela dell’Altopiano, interessato negli ultimi anni da alcuni progetti pilota di produzione di energia geotermica, che potrebbero interferire con la forte omogeneità e integrità di questo territorio agricolo e di un ecosistema di grande pregio. Il Fai produrrà delle osservazioni presso gli enti preposti per valutare l’impatto ambientale dell’impianto che dovrà sorgere ad Acquapendente, in modo da tutelare il più possibile quest’area delicata e le sue caratteristiche costitutive.

Le Linee Guida dell’iniziativa promossa dal Fai prevedevano la possibilità, a tutti i proprietari e ai portatori di interesse dei 257 beni che avevano ricevuto più di 1000 voti, di presentare una domanda, a fronte di un preciso programma di azione e certezze sui primi finanziamenti, per beneficiare di un intervento diretto da parte del Fai e di Intesa Sanpaolo.

Quattro le tipologie proposte: presentazione di un progetto o di un lotto di progetto da co-finanziare per interventi di restauro o riqualificazione; definizione di un itinerario culturale tra più Luoghi del Cuore; realizzazione di un’iniziativa di promozione/valorizzazione; richiesta di un’istruttoria presso gli enti di tutela.

Alla Fondazione sono pervenute 103 richieste di intervento da 15 regioni con il coinvolgimento di società civile e istituzioni che si sono attivate unendo le forze e creando sinergie sul territorio per realizzare progetti concreti. Una commissione composta da rappresentanti del Fai, che ha condiviso il lavoro con i Segretariati Regionali del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha valutato le domande ricevute in base ai parametri stabiliti – numero di segnalazioni raccolte, qualità e innovazione del progetto proposto, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, valenza storico artistica o naturalistica, importanza per il territorio di riferimento e urgenza dell’intervento e ha scelto 19 beni su cui intervenire, oltre i primi tre classificati.

Nel Lazio sono tre I Luoghi del Cuore selezionati: l’Altopiano dell’Alfina, la Certosa di Trisulti a Collepardo (Frosinone) e la Tomba degli Scudi a Tarquinia (Viterbo).






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