ANNO 14 n° 88
Laghi di Bolsena e Vico nella Guida Blu
Legambiente e Touring Club inseriscono la aree lacustri nella lista 2017
18/06/2017 - 07:25

BOLSENA – I laghi della Tuscia sono al centro dell’attenzione mediatica in questo periodo. Da una parte lo specchio d’acqua blu di Bolsena per la questione della messa in vendita dell’isola Bisentina, dall’altra il lago di Vico che invece desta preoccupazione per la salubrità delle sue acque dato l’ultimissimo divieto di balneazione. Oggi però arriva una bella notizia: entrambi sono entrati a far parte della ''Guida Blu 2017'' stilata da Legambiente e Touring Club Italiano.

''Guida blu'' che quest’anno ha riservato ai suoi lettori numerose novità. Il punteggio è dato nella consueta modalità, attraverso l’assegnazione delle vele (5 vele è il punteggio più alto) calcolate, per ogni località, tenendo conto di oltre 100 parametri che vanno dall’accoglienza turistica alla sostenibilità delle scelte territoriali, dall’accessibilità ai litorali alla qualità e bellezza ambientale e naturalistica. Ciò che cambia nella guida del 2017 è non solo l’inserimento di aree lacustri, come appunto Bolsena e Vico, ma soprattutto la valutazione dei comprensori turistici costieri piuttosto che quella dei singoli Comuni italiani sul litorale. Una formula rinnovata che punta a spingere ad una collaborazione reciproca tra città e borghi al fine di valorizzare la vicina risorsa ambientale marina o lacustre che sia.

Nel Lazio i laghi inseriti nella classifica di Legambiente e Touring Club sono ben sette anche se nessuno, così come accade per i mari della regione, raggiunge il massimo delle vele. Il lago di Bolsena, insieme a quello di Bracciano, ottiene 3 vele. Il lago di Vico invece ne riceve 2 come il lago del Turano e di Castelgandolfo. Le aree lacustri migliori del Lazio, con 4 vele, sono il lago di Martignano, ad Anguillara Sabazia, e quello di Nemi.

''Anche quest’anno nessuna località del Lazio raggiunge il massimo punteggio nella Guida Blu – ha detto il presidente di Legambiente, Roberto Sacchi, a La Repubblica -, ma il mare della nostra Regione può e deve migliorare. Continuano a essere le Isole Ponziane, con 4 vele, e la Maremma Laziale, con 3, i luoghi con il punteggio più alto e che possono crescere ancora con le scelte giuste, ma la presenza di altri tre comprensori nella Guida ci mostra una costa con un potenziale enorme, dove vanno rafforzate le prospettive di sostenibilità ambientale''.

''Fondamentale nel Lazio – ha concluso Scacchi - è anche la cura della bellezza e la sostenibilità delle scelte intorno ai bacini lacustri, in una Regione che ne è piena come poche e dove ci sono tantissime possibilità di sviluppo migliore e ulteriore del turismo dolce e sano. Per dare possibilità ai territori e ai Comuni lacustri si deve partite però da un cambio di rotta determinato sulla gestione complessiva dei laghi''.




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