ANNO 14 n° 111
''L'acqua potabile deve essere un diritto per i cittadini''
Il candidato sindaco di Fabrica Piergentili interviene sulla questione distributori automatici
12/04/2016 - 11:03

FABRICA DI ROMA - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Gian Carlo Piergentili, candidato sindaco della lista ''Nuova Fabrica''

''Noi comprendiamo che la campagna elettorale ha le sue peculiarità, tra le quali c’è quella di sottolineare le proprie ragioni, anche amplificando i propri meriti e magari anche prendersene qualcuno che non si ha. Però, il male della politica di questo tempo è che non ci si vergogna più di esagerare, oltre il limite del buon senso.

Leggiamo stupefatti i manifesti e gli interventi di stampa del sindaco di Fabrica di Roma Scarnati che non trova di meglio che impostare la propria campagna elettorale sul fatto che i cittadini di Fabrica dovrebbero essere felici di prelevare gratis acqua potabile da cinque distributori automatici sparsi per il Comune. 

Ora, da un punto di vista giuridico, ma prima anche logico, il servizio idrico è gestito dal Comune, che aveva ed ha l’obbligo di erogare acqua potabile, cioè senza arsenico. Questo obbligo lo aveva da decenni, assai prima che scadessero le numerose proroghe concesse al nostro Paese dalla Comunità Europea; che è costretta a concedere queste infinite proroghe al nostro Paese proprio perché ci sono amministratori come il sindaco Scarnati.

Era obbligo del Comune, e cioè di chi lo ha amministrato fino ad ora, risolvere il problema, cioè erogare acqua potabile. L’amministrazione Scarnati questo problema non lo ha risolto (in cinque anni). Bene. Ammettiamo che si tratti di un problema complesso, che però in alcuni altri comuni, sia pure con immenso ritardo, è stato risolto; a Fabrica no.

D’accordo. I cittadini, nel terzo millennio hanno diritto ad avere acqua potabile nelle loro case; questo diritto è negato. Anche se il canone che si paga in bolletta è il prezzo per avere acqua potabile a casa. I distributori automatici che è obbligatorio (ripetiamo, obbligatorio) installare servono a garantire il diritto di accesso all’acqua potabile.

Una soluzione provvisoria. E ci mancherebbe altro che i cittadini debbano anche pagare per dover andare a prendere ai distributori quell’acqua potabile che avrebbero diritto di ricevere a casa, e per la quale già pagano le bollette.

Passiamo sopra anche a questo. Ora in sindaco ammette candidamente che per ottenere l’installazione di questi distributori si è agito frettolosamente, a condizioni non convenienti: cioè è accaduto nel 2012. Chi era il sindaco? Mario Scarnati, ovviamente. 

Su questo noi non ci passeremmo affatto sopra come se niente fosse. Ma la cosa più grave è che ora, un mese prima delle elezioni, lo stesso sindaco Scarnati (quello che avrebbe dovuto assicurare acqua potabile, e non ci è riuscito; quello che avrebbe dovuto assicurarsi di ottenere distributori a condizioni vantaggiose, e non ci è riuscito; sempre lui) viene a propagandare come una ''grande notizia'' (letteralmente) il fatto che i cittadini di Fabrica potranno avere l’onore di andarsi a prendere acqua potabile nei distributori in giro per le strade, gratuitamente.

Nel terzo millennio dovrebbero anche pagare?? Che, oltre tutto, in effetti già pagano. Quando si parla di un rapporto tra amministratori e cittadini come tra sovrani e sudditi: bene, questo è un esempio perfetto. Il sindaco affigge manifesti, e rilascia interviste, per spiegare ai cittadini che devono essere contenti se ottengono acqua potabile da distributori stradali, e sono anche fortunati a non dover pagare. 

Questo accade in posti dove ci sono persone che credono di essere sindaci per lavoro; un mandato dietro l’altro, sempre lo stesso sindaco, senza alcun limite, come se fosse un lavoro; anzi un diritto. Facciamo in modo che Fabrica di Roma non sia uno di questi posti''. 

 






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