ANNO 14 n° 110
''La vera emergenza č la mancanza di occupazione''
Nota di Stefano Signori, Confartigianato
23/12/2014 - 10:37

Dal presidente di Confartigianato Stefano Signori riceviamo e pubblichiamo

La vera emergenza del nostro Paese è la mancanza di occupazione, la questione vera da affrontare, dunque, è come creare posti di lavoro per lavoratori e non occupati.

Parlare di lavoratori significa da una parte parlare di conoscenze, competenze, manualità, che comportano produttività, valore aggiunto, ricchezza da distribuire, dall’altra di diritti e doveri, rispetto dei contratti di lavoro e delle normative sulla salute e sulla sicurezza.

Se si continuerà a proporre politiche occupazionali per assistiti sottopagati, non si andrà lontano ne ci si avvicinerà minimamente alla soluzione del problema, perché il sistema economico internazionale continuerà ad indirizzare le sue risorse nell’assunzione di lavoratori in possesso di competenze tecnico-scientifiche e manuali necessarie a competere a livello internazionale. In questa prospettiva occorre ripensare il ruolo della formazione professionale finanziata dal pubblico.

Negli ultimi anni le visioni politiche che si sono alternate al governo hanno scommesso una sul ruolo del mercato che avrebbe obbligato le imprese ad adeguarsi al sistema internazionale, l’altra, mediante politiche fiscali penalizzanti, ha ritenuto che i lavoratori autonomi dovevano trasformarsi o in PMI o aggregarsi in forme consortili o cooperativistiche di mestiere.

Queste visioni hanno perso la scommessa. l’Italia rimane un Paese dove la quasi totalità delle imprese è formata da microimprese e da lavoratori autonomi. In quanto associazione di categoria dobbiamo essere molto attenti alle esigenze degli imprenditori favorendo proposte che rendano meno pesanti gli aspetti burocratici e interpretativi, pur nel rispetto delle normative, liberando energie positive da dedicare al lavoro e alla creazione di ricchezza.

Come Confartigianato ci impegneremo per abrogare le norme che penalizzano il sistema delle microimprese e delle imprese familiari, vogliamo valorizzare tutte le competenze e conoscenze acquisite da questi maestri artigiani per metterle a disposizione delle giovani generazioni superando una legislazione dell’apprendistato datata, fondata prima su una visione del processo produttivo incentrato sulla catena di montaggio, poi sulla società dei servizi.

 






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