ANNO 14 n° 110
La Tuscia a Cannes con ''Troppa grazia''
Il film di Zanasi alla Quinzaine des Réalisateurs. Soddisfatta l'assessore Perà
18/04/2018 - 07:06

VITERBO - (rvtn) La Tuscia sbarca al Festival di Cannes, in programma dall'8 al 19 maggio, con il film ''Troppa Grazia'' diretto da Gianni Zanasi con protagonisti Alba Rohrwacher, Elio Germano, Giuseppe Battiston e Hadas Yaron. Girato quasi completamente nella provincia di Viterbo - domenica 8 aprile le ultime riprese nella città dei papi -, il lungometraggio parteciperà alla Quinzaine des Réalisateurs, sezione parallela alla selezione ufficiale organizzata dalla Société des Réalisateurs de Films (Srf). ''La strada dei Samouni'' di Stefano Savano e il cortometraggio ''La lotta'' di Aldo Bellocchio le altre opere italiane selezionate.

Protagonista della storia una giovane donna con una figlia adolescente che mantiene da sola lavorando in uno studio di architettura. Quando Lucia – interpretata da Alba Rohrwacher – deve fare una perizia su un terreno scopre che qualcosa non torna. ''Un film – si legge nella sinossi – sul coraggio di lottare di una donna bella e sensibile, che fa riflettere e lascia il segno nella coscienza dello spettatore, racconta la forza di combattere di un'eroina che non si arrende davanti a niente e alla fine riesce a salvare la bellissima valle in cui è cresciuta''.

Grande soddisfazione da parte dell'assessore Sonia Perà per questa prestigiosa vetrina internazionale per la città. ''È un buon risultato e sono contenta perché quello del cinema è l'esempio di un percorso e di un progetto che sta portando dei frutti. Due anni fa, confrontandomi con le persone – spiega l'assessore –, mi è stata sollecitata l'idea che Viterbo potesse rinnovare la sua tradizione nel mondo cinema. Abbiamo quindi messo in campo degli atti per aiutare le compagnie a venire qui, abbiamo avuto contatti con le produzioni cinematografiche, con la Film Commission e con il territorio grazie anche alla preziosa collaborazione del Tuscia Film Fest. Un lavoro costante che ha portato prima Spielberg, poi Rohrwacher, Raoul Bova e infine Clooney che speriamo ritorni da noi. Queste cose – conclude Sonia Perà – non sono casuali''.






Facebook Twitter Rss