ANNO 14 n° 88
La telefonata tra Camilli e Michelini: ''Presto campo e delegato allo sport''
Il Comandante e il sindaco si sono sentiti dopo il successo nel derby
Il primo cittadino su una struttura per allenarsi e un interlocutore in Comune
01/04/2016 - 02:00

di Andrea Arena

VITERBO – ''Camilli? Ci siamo sentiti stamattina’’. E’ stato lei a chiamarlo, sindaco Leonardo Michelini? ''No. Mi ha chiamato lui proprio quando stavo per farlo io’’. Dicono tutti così.

Eppure che il primo cittadino e il patron della Viterbese si siano parlati, all’indomani della fondamentale vittoria contro il Rieti e soprattutto delle dichiarazioni dello stesso Comandante, può essere considerato con l’inizio di qualcosa. Del resto, la Viterbese va veloce, il calendario pure, e uno si ritrova in Lega Pro (un altro mondo) prima che finisca l’Isola dei Famosi.

PERCHE' NON ERO ALLO STADIO ''Sì, avrei comunque chiamato Piero per fargli i complimenti per la bella vittoria – dice Michelini a Viterbonews24 – anche se il campionato non è ancora finito. E anche perché ho letto quello che ha detto lui alla fine della sfida col Rieti, e gli ho ribadito che il Comune è della partita al fianco della Viterbese’’. Piccolo retroscena: il sindaco mercoledì non era presente allo stadio (anche se della maggioranza c’erano due consiglieri fedelissimi come Fabbrini e Scorsi, e uno magari meno fedele, ma grande tifoso gialloblu, come Francesco Serra). Il primo cittadino avrebbe dovuto assistere al match in tribuna insieme all’omologo di Rieti, Petrangeli, ma alla fine è saltato tutto.

Qui il video dell'arrivo di Camilli in tribuna al Rocchi

TUTTI PER LA VITERBESE Sulle tribune, in compenso, c’erano duemila viterbesi fuori di testa, inebriati non dal profumo della primavera, ma da quello di un altrettanto imminente promozione in Lega Pro: ''Il coinvolgimento popolare si vede e si sente – dice Michelini – e questo credo che sia il punto di partenza per sviluppare qualcosa di condiviso con tutte le anime della città. Ho sentito ciò che ha chiesto Camilli, che i viterbesi gli stiano vicino. Lavoreremo affinché sia così: personalmente ho parlato anche con degli imprenditori che in passato avevano aiutato il calcio gialloblu, salvo poi rimanerne scottati e dunque distaccarsi. Ora credo che i tempi siano maturi per tornare a dare una mano, ciascuno nel rispetto delle sue competenze, a questa realtà vincente, portata avanti da una persona seria come Camilli. Ha ragione quando dice che ciascuno ha le sue idee politiche, ma credo davvero che la politica in questi casi passi in secondo piano: qui parliamo di chi rappresenta la città di Viterbo sui campi di tutta Italia’’.

Qui le foto più belle di Viterbese - Rieti 2-0

I LAVORI AL ROCCHI D’accordo, sindaco. Ma il Comandante non ha chiesto soltanto più cartelloni pubblicitari allo stadio da parte degli imprenditori. Ha chiesto anche il sostegno del Comune. E concreto, mica a chiacchiere. Che facciamo? ‘’Alcune cose le abbiamo già fatte. Per esempio per l’adeguamento dello stadio Rocchi: c’è una determina già firmata, i soldi per l’impianto di videosorveglianza anticipati dalla proprietà saranno naturalmente pagati dal Comune. Ora tocca al prefiltraggio, obbligatorio tra i professionisti e pure quello già elaborato la scorsa estate’’. Camilli vorrebbe uno stadio nuovo, e comunque sostiene che a Grosseto sia riuscito a far investire i soldi al Comune per adeguare lo Zecchini: ‘’Certo, se la Viterbese ha ambizioni e continua a vincere e a salire di categoria non potremo tirarci indietro – ragiona Michelini – A Grosseto hanno fatto i lavori? Se ce la fanno loro ce la faremo anche noi. Faremo tutto il possibile. Per lo stadio nuovo andiamoci piano: non sono cose che si fanno in tre mesi, né in sei’’. Specie in Italia.

IL CAMPO D'ALLENAMENTO Forse il Comandante si accontenterebbe, per il momento, di un buon campo di allenamento: ‘’E’ un impegno che mi assumo volentieri. Perché non è concepibile che la squadra sia costretta ad allenarsi oggi qui e domani là, o che rischi di rovinare il fondo del Rocchi, dove poi gioca le partite – dice il sindaco – Proveremo a risolvere in tempi brevi la questione, anche perché l’impegno economico non è impossibile’’.

UN NUOVO DELEGATO ALLO SPORT Tra le altre cose, Camilli ha chiesto anche di nominare al più presto un nuovo delegato allo Sport (che manca dai tempi di Sergio Insogna), per avere un interlocutore diretto a Palazzo dei priori: ''Ha ragione, e gliel’ho ripetuto anche per telefono – taglia corto Michelini – A breve darò le deleghe ad un assessore, o ad un consigliere comunale’’.

IL PILASTRO (E) CRUYFF Piccole e grandi questioni per chiudere. Quella piccola: una parte degli abitanti del quartiere Pilastro si è lamentata per la militarizzazione della zona in occasione delle partite con tifosi ospiti presenti. Fermo restando che il Comune può farci poco o niente (decidono le forze dell’ordine), Michelini tranquillizza: ''C’è chi si è lamentato per il passaggio della Tirreno-Adriatico di ciclismo, e chi perché oggi (ieri, ndr) c’erano cinque pullman di turisti parcheggiati al Sacrario. Risolveremo anche questo, fermo restando che qualche piccolo sacrifico bisognerà anche farlo, se si vuole crescere e non rimanere fermi a duecento anni fa’’. L’ultima cosa, quella grande – perché di un Grande si sta parlando – è la curiosità di chiedere a Michelini come abbia preso la morte di Johan Cruyff, visto che il sindaco è da sempre un grande estimatore dell’Olanda degli anni Settanta: ''Mi è dispiaciuto tantissimo. Quante discussioni con gli amici su chi fosse il più forte calciatore di sempre. Io ho sempre pensato che fosse lui, il Profeta del gol’’.






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