ANNO 14 n° 115
Federlazio: Superstrada? Tra 15 anni, forse
Amara analisi del presidente Orsolini, che prevede un 2014 a tinte fosche
19/12/2013 - 00:00

VITERBO – ''Il 2014, sul fronte economico, non sarà meglio del 2013''; ''la superstrada Viterbo-Civitavecchia, la priorità assoluta per sostenere lo sviluppo della Tuscia e delle sue aziende, sarà completata tra 15 anni, forse''; ''il governo Letta non riesce ad elaborare un quadro d'insieme per il rilancio del Paese e manca di coraggio''; ''le ex terme Inps, che potrebbero creare circa 150 posti di lavoro stabili, una vera e propria manna dal cielo in questi tempi, sono ancora al palo, così come altri interventi attesi da decenni''. E’ stata una relazione di fine anno da lacrime e sangue quella svolta ieri sera al Pianeta Benessere dal presidente di Federlazio Rino Orsolini, contornato dal direttore dell'organizzazione Giuseppe Crea, dal consigliere regionale Enrico Panunzi e dal sindaco della città Leonardo Michelini.

''Le imprese – ha argomentato Orsolini parlando a braccio – sono schiacciate dalla crisi, dalla burocrazia e della mancanza di credito da parte delle banche. Ci stanno portando via, una ad una, le aziende che per decenni, con il made in Italy, hanno fatto le fortune del Paese. Per ultima è toccato alla Maralli, primo produttore nazionale di mattonelle. L'occupazione non cresce e senza lavoro non si consuma, l'economia ristagna e le attività chiudono''.

Se il quadro tracciato da Orsolini a livello nazionale è stato nero, quello della provincia di Viterbo ha toccato il tragico. ''Civita Castellana, che con il suo comparto ceramico produceva il 56% del Pil della Tuscia ora è senza sbocchi. La situazione è talmente pesante da creare allarme anche dal punto di vista sociale. Intanto, la Viterbo-Civitavecchia, che potrebbe aprire nuovi sbocchi per le aziende del viterbese in tutti i settori, è ancora lì, allo stesso punto in cui era un anno fa. Nel frattempo il porto di Civitavecchia ha aperto il molo 27 con 6 mesi di anticipo sui tempi previsti. E ci sono problemi anche per realizzare il tratto di 7 chilometri dalla località Cinelli a Monte Romano, finanziato dalla Regione Lazio. ''Figuriamoci – ha sottolineato – quando potranno essere costruiti i restanti 17 chilometri per arrivare all'Aurelia. E pensare che avrebbe dovuto essere completata nel 2008''.

Per sottolineare l'importanza assoluta della trasversale nord, Orsolini ha ricordato che a Civitavecchia attraccano ogni giorno 7 navi da crociera con a bordo tra i 20 e i 25mila passeggeri che, almeno in parte, potrebbero essere dirottati nella Tuscia, allargando così considerevolmente il mercato della cultura e dell'agroalimentare. ''Se la superstrada fosse completata''.

Tuttavia, dal profondo nero, Orsolini ha tratto anche qualche bagliore: ''L'onorevole Giuseppe Fioroni - ha ricordato - ha ricominciato a parlare dell'aeroporto che, almeno nelle intenzioni, potrebbe essere realizzato a Tarquinia, dove sono disponibili 100 ettari di terreni di proprietà dell'Esercito e una vecchia pista. Speriamo che non faccia la fine di quello che avrebbe dovuto essere costruito a Viterbo''. E ancora: ''E’ possibile che entro 6 mesi si arrivi al bando per la gestione delle ex Terme Inps. Speriamo che sia davvero così''.

Il presidente di Federlazio ha usato il bastone e la carota anche con il Comune di Viterbo: Il bastone: ''Non c’è ancora – ha sostenuto - un vero piano di recupero del centro storico. Vanno sospesi - ha aggiunto – i piani integrati, che portano al consumo di terreno agricolo. Al contrario vanno accelerati i tempi per i terreni già edificabili, sui quali potrebbero essere costruiti centinaia di migliaia di metri cubi, consentendo all'edilizia di avere un boccata d'ossigeno''. La carota: ''Il sindaco Michelini – ha sottolineato – ha detto che vuole osare e sognare, portando Viterbo all'expo 2015. E se possibile, vorrebbe portare a Milano la Macchina di Santa Rosa, da poco proclamata patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco. Sono buone idee che permetterebbero alla città di compiere un salto di qualità e di proiettarsi in un contesto nazionale e internazionale''.

Ma i tempi degli interventi, per essere efficaci, devono essere stretti. ''I tempi della politica - ha concluso - non sono compatibili con le esigenze delle imprese, che ogni giorno devono lottare per sopravvivere''.

Tra l'altro, Orsolini ha annunciato che alla fine del mandato, a maggio prossimo, non si ricandiderà alla guida di Federlazio. ''Largo a forze nuove – ha detto-, io sono qui da 8 anni. E' tempo di lasciare spazio ad altri. Subito dopo è iniziato il totopresidente. Che, secondo i boatos, potrebbe essere donna.





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