ANNO 14 n° 114
La signora Ida, 90 anni, vittima del Covid
Ospite di Villa Immacolata risulta positiva all'arrivo del pronto soccorso.
28/11/2020 - 06:49

VITERBO – Sono sempre le persone anziane, quasi sempre con problematiche pregresse, quelle più a rischio dall’inizio di questa epidemia, come nel caso della signora Ida, 90 anni, ospite di Villa Immacolata.

“La notte del 6 novembre – racconta la figlia Clara – mia madre per un sospetto ictus viene portata al pronto soccorso di Belcolle per una Tac, come la prassi vuole, le viene effettuato il tampone per il Covid, che risulta negativo e quindi la mattina verso le 9:30 rientra nella RSA dove alloggiava”.

Premesso che le figlie della signora, Clara e Laura, non la possono andare a trovare dal lockdown di marzo per le restrizioni sulla sicurezza e riescono a parlare con lei solo tramite videochiamata una volta a settimana su prenotazione, situazione brutalmente similare per tutti i parenti degli ospiti delle case di riposo o RSA, che per evitare il contagio non possono vederli di persona. 'Ho videochiamato mia madre il 14 e due giorni dopo ho parlato con il medico suggerendogli anche di effettuare un tampone perché la vedevo sofferente'.

Nella notte tra sabato 21 e domenica 22, le condizioni di Ida peggiorano 'Quella notte ha la febbre a 40° e viene portata d’urgenza al pronto soccorso di Belcolle dove le vengono effettuati 2 tamponi, entrambi positivi e quindi trasferita al reparto di Medicina Covid1, finchè mercoledì 25 novembre è entrata in coma. Ieri venerdì 27, mi hanno chiamato per comunicarmi la brutta notizia della sua morte. Ora è chiaro che mia madre fosse anziana e stesse già male – continua Clara – ma come si è presa il Coronavirus? E’ possibile che l’abbia contratto il 6 novembre uscendo dalla struttura? Perché dal 6 al 21 novembre non le sono stati fatti altri tamponi o non è stata messa in isolamento preventivo per tutelare gli altri ospiti e il personale?”

“Dopo il ricovero nel reparto di Medicina Covid1 – racconta Clara – sono stati fatti tamponi rapidi a ospiti e personale di Villa Immacolata, sembrerebbero tutti negativi, ma c’è stato il rischio che mia madre avesse potuto contagiare altre persone della RSA, struttura che ribadisco seria soprattutto per il personale sempre disponile, gentile e professionale che ringrazio di cuore. Ora mia madre ci ha lasciato e non ce l’ho con nessuno, ma forse scoprendo il Covid prima, avrebbe vissuto un po' di più e sofferto meno'.






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