ANNO 14 n° 89
''La scuola sicura č quella che non ci cade in testa''
Stamani la protesta degli studenti
16/11/2018 - 12:26

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo dalla Rete di studenti medi Viterbo:

Giù la maschera. L’abbiamo gridato oggi in piazza. Più di 300 studenti hanno sfilato per le strade di Viterbo.

Tedee, dichiara: ''Chiediamo che questo Governo metta giù la maschera sui fondi in istruzione. Non è accettabile che si promettano investimenti per fare propaganda, ma che allo stesso tempo il Ministro dell’Istruzione dica che 'bisogna scaldarsi con la legna che si ha', e che pochi giorni dopo saltino fuori 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull’università''.

Abbiamo manifestato per ribadire che cambiare il nome e ridurre le ore di alternanza non risolverà il problema dello sfruttamento! E i 56 milioni ''risparmiati'' col taglio delle ore, dove finiranno? Diciamo basta alla propaganda sulla pelle degli studenti!

La manovra ''Scuole Sicure'' spaccia per sicurezza l’installazione delle telecamere e i cani antidroga fuori dalle scuole: ma a ''spacciare morte'' gli edifici pericolanti in cui studiamo. La scuola sicura è quella che non ci crolla in testa!

Poi c’è il Decreto Sicurezza di Salvini, che fa leva sull’incertezza delle nostre vite per criminalizzare lo straniero e offende il concetto stesso di cittadinanza: no al razzismo mascherato da legge!

Roberto Tedeschini, Segretario Provinciale della Rete degli Studenti Medi, dichiara: ''Giù la maschera sul diritto allo studio. Ogni anno paghiamo migliaia di euro in libri, trasporti, materiale. Chi non li ha, lascia la scuola: sono 150mila gli studenti che ogni anno abbandonano. E in Italia, nella giornata internazionale del diritto allo studio, si preferisce fare condoni agli evasori fiscali anzichè stanziare fondi per creare una Legge Nazionale sul diritto allo studio''.

Alla fine della manifestazione una delegazione di Rappresentanti delle scuole della provincia sono salite in Prefettura insieme al Presidente della Provincia Pietro Nocchi per consegnare al Dott. Geraci un lettera rivolta al governo con le nostre rivendicazioni. La Provincia si è presa l’impegno di risolvere i problemi delle singole scuole che abbiamo segnalato chiedendoci un ulteriore incontro con i Rappresentanti e ha manifestato essa stessa la necessità di investimenti da parte del Governo in favore delle Province per il miglioramento delle scuole e la realizzazione di nuovi edifici scolastici.

Non siamo più disposti ad aspettare.

Non siamo più disposti a credervi.

Non è questo il cambiamento.

Giù la maschera!






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