ANNO 14 n° 116
''La risposta del sindaco č una provocazione bella e buona''
Il gruppo Archeologico Cittā di Tuscania replica a Bartolacci
18/04/2022 - 15:55

TUSCANIA - Abbiamo letto nei giorni scorsi la risposta del sindaco Fabio Bartolacci alla nostra dichiarazione circa il grave episodio che ha colpito i volontari del Gruppo Archeologico Città di Tuscania all’ingresso dell’area archeologica della Tomba a Dado. Un atto, considerato unanimemente grave e inaccettabile, che ha visto l’associazione sommersa da messaggi e gesti di solidarietà, dei quali il Consiglio Direttivo ringrazia la cittadinanza di Tuscania e i molti professionisti che hanno voluto esprimersi sull’accaduto.

“La risposta del sindaco – dichiara il Vicedirettore Franco Livi – è una provocazione bella e buona. I lavori di sfalcio stavano per concludersi quando abbiamo chiesto di accedere e siamo stati bloccati. Poi, una volta uscito l’operaio comunale, il cancello è stato chiuso e non ci è stato permesso di andare oltre. Quello della sicurezza è un tema importante, ma totalmente slegato dalla questione principale: chi è l’ente gestore dell’area e chi ne è il responsabile? Per il contratto sottoscritto tra Comune di Tuscania, proprietari dell’area e Gruppo Archeologico, l’associazione è custode, gestore e responsabile dell’area per conto del Comune. Accordo approvato nel 2019 e ancora in vigore, che noi rispettiamo, il Comune no.

Non è la prima volta che questo accade – conclude il Vicedirettore Livi – ma questa volta si è andati oltre, decidendo di operare con continui atti di ostilità nei nostri confronti, cioè nei confronti di chi quelle aree archeologiche le ha recuperate e valorizzate.”

“Sembra di essere immersi in una farsa latina – commenta il Direttore Alessandro Tizi – in cui ognuno sembra avere il diritto comico di dire la sua senza alcun reale appiglio con la realtà. I volontari, che intendevano effettuare interventi di manutenzione presso la necropoli, interventi autorizzati nell’ambito di un protocollo d’intesa con la Soprintendenza, sono regolarmente formati, dotati di duplice assicurazione antinfortuni e operano con tutti i dispositivi di sicurezza. Inoltre, il Sindaco si chiede di chi sia la responsabilità. La responsabilità durante i lavori nell’area è dei volontari stessi e dei vertici dell’associazione, così come prescrive l’accordo che indica i soggetti cui è affidata la manutenzione del sito.

Un’ultima considerazione, poi, mi sembra assolutamente cogente. Dov’era il sindaco, delle cui premure per la nostra integrità noi lo ringraziamo, quando per quattro anni, dal 2017 al 2021, abbiamo effettuato i lavori di recupero in diverse aree archeologiche, in stretta sinergia con gli operai comunali o in totale autonomia? Lavori che hanno compreso la Necropoli della Peschiera, la Necropoli di Pian di Mola e l’area archeologica della Civita. Grazie Sindaco per essersi preoccupato per noi, ma ora lasciamo da parte queste poco costruttive querelle e torniamo a lavorare per il nostro patrimonio archeologico''.

Gruppo Archeologico Città di Tuscania






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