ANNO 14 n° 116
La Regione valorizza
le botteghe storiche
Valentini (Pl): ''Regole certe e un fondo di 3 milioni di euro''
24/07/2014 - 17:08

VITERBO - 'Regole certe, un fondo rotativo di 3 milioni per l'erogazione di credito agevolato e valorizzazione di cinema e librerie storiche. La Regione tutela e sostiene le botteghe e i locali storici del Lazio con il nuovo Testo Unico del Commercio che prevede dei criteri precisi perché locali, negozi, botteghe, librerie, teatri e cinema possano essere definiti storici e vadano valorizzati e tutelati'. A dichiararlo è Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale. Il Testo Unico, già presentato dalla Giunta di Nicola Zingaretti, dovrà essere approvato dal Consiglio regionale.

'L'attenzione mostrata dalla Giunta Zingaretti verso le botteghe storiche – prosegue Valentini – rappresenta un importante segnale positivo verso un settore portante della nostra economia. La tipizzazione del nostro territorio passa infatti anche attraverso la differenziazione della tipologia commerciale che solo le botteghe storiche e artigiane sanno offrire e preservare. Il Testo Unico - aggiunge - stabilisce quali negozi, botteghe, librerie, teatri e i cinema potranno essere definiti storici e quindi valorizzati e tutelati. Caratteristica necessaria per accedere al fondo rotativo di 3 milioni di euro per il triennio 2014-2016 che la Giunta sta mettendo a punto e che sarà destinato esclusivamente all'erogazione di credito agevolato a locali e botteghe storiche'.

Saranno considerati locali, botteghe storiche e attività tradizionali le seguenti tipologie: 1) i locali e le botteghe connotati da particolare valore storico-artistico, architettonico o sottoposti a vincoli e tutele di natura monumentale, destinati ad attività commerciali, artigianali e di pubblico esercizio svolte continuativamente e in modo documentabile da almeno 70 anni; 2) le botteghe d'arte, nelle quali sono svolte attività artistiche da almeno 50 anni, consistenti nella realizzazione di creazioni, produzioni e opere di elevato valore estetico, ispirate a forme, modelli, decori, stili e tecniche di lavorazione che costituiscono gli elementi tipici della tradizione artistica della Regione, anche con riferimento a zone di affermata e intensa produzione artistica; 3) le attività di commercio, somministrazione, artigianato o miste, compresi cinema, teatri e librerie, svolte da almeno 50 anni, con la stessa tipologia di vendita, somministrazione o lavorazione, nello stesso locale e di cui siano mantenute le caratteristiche originarie dell'attività. In questo caso la nozione di locale o bottega storica non è caratterizzata dall'eccellenza degli arredi, dal valore storico-artistico, architettonico, dall'originalità e tipicità delle merci, dalla creazione di prodotti artistici o da lavorazione o mestieri antichi, bensì dalla continuità nel tempo della presenza e dal mantenimento dell'identità e delle caratteristiche originarie dell'attività.

'La Regione – conclude Riccardo Valentini – promuoverà infine degli accordi tra Comuni, titolari delle attività e proprietari degli immobili per il mantenimento dell'identità dei locali e delle attività, così come per il riequilibrio dei canoni di locazione'.






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