ANNO 14 n° 110
La Procura conferma la morte per annegamento
Auriemma: ''La madre č in rianimazione ma non in pericolo di vita''
21/07/2016 - 13:06

ORTE - Dal procuratore capo di Viterbo, Paolo Auriemma, riceviamo e pubblichiamo.

Nella serata del 20 luglio 2016 i carabinieri del reparto operativo di Viterbo in collaborazione con i militari della compagnia di Civita Castellana accertavano la morte di una bambina di quattro mesi di nome Giulia.

La notizia perveniva dal padre della minore, un ingegnere moldavo residente stabilmente in Orte, e all’accesso dei militari dell'Arma, si verificava come causa della morte un possibile annegamento.

Gli indizi lasciano ipotizzare, al momento, una responsabilità della madre della bambina deceduta, moglie dell'ingegnere.

La procura, informata dai militari, interveniva sul luogo dei fatti con il magistrato di turno, il dottor Franco Pacifici che ascoltava, nella serata stessa, il padre della minore deceduta e successivamente alla presenza dello psicologo nominato consulente, presso l'ospedale Belcolle ove era stato ricoverato, il figlio della coppia di cinque anni.

La madre della bimba morta, soccorsa e ricoverata presso lo stesso nosocomio, veniva immediatamente sottoposta alle cure del caso, essendosi ipotizzata la possibilità di avvelenamento da assunzione da farmaci. Per tale motivo è stata trasferita, non in pericolo di vita, presso la rianimazione ove è tenuta in sedazione.

Gli accertamenti compiuti nella immediatezza hanno portato a verificare che la donna è stata sottoposta a cure psichiatriche anche in tempi recenti.

Le indagini stanno proseguendo, direttamente da parte del magistrato titolare e attraverso attività delegate ai carabinieri di Viterbo, per accertare eventuali responsabilità e ricostruire compiutamente i fatti.

Il Procuratore della Repubblica

Paolo Auriemma

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