ANNO 14 n° 116
''La nostra dignitą vale almeno un euro pił Iva'': in tanti alla protesta dei pastori
Il latte ha invaso anche il Riello per gran parte della mattinata
16/02/2019 - 13:28

VITERBO - (f.c.) Sembrava il suono prodotto da migliaia di tamburi da stadio. Invece erano i coperchi dei barili di latte ormai vuoti sbattuti in segno di protesta, ai lati della piazza diventata bianca. E' arrivata fino a Viterbo la protesta dei pastori italiani, partita dalla Sardegna giorni fa. Hanno visto il loro prodotto superato da quello estero e, piuttosto che svenderlo a 70 centesimi, hanno preferito rovesciarlo.

E' successo anche al Riello davanti una folla mai vista di persone che, all'improvviso sono state inondate dal latte caprino lanciato in aria. ''La nostra dignità vale almeno un euro più Iva'' recitavano i cartelli alternati alle bandiere sarde. Spettacolo per gli occhi, ma indignazione per le riflessioni più profonde.

Famiglie con bambini, pastori con il proprio bestiame, anziani del settore: c'era la rabbia di tutti al parcheggio cotral che, a partire dalle ore 10,00, è stato sfondo di un continuo via vai di furgoni pieni di barili di latte scaricati, in modo circolare, per tutta la piazza. Da ogni parte della Tuscia, la partecipazione, è stata anche più elevata delle attese. Pacifica in tutta la sua rabbia espressa da chi, del latte, ha fatto la propria vita.

Con parte delle autorità e le forze dell'ordine, ringraziate a fine protesta tramite il megafono, presente anche il Sindaco Giovanni Arena che si è intrattenuto con i pastori della Tuscia. 





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