ANNO 14 n° 115
La musica dei dj di Blera
conquista anche l'Olanda
È disponibile da oggi '''GG'' dei 2Hounds, distribuito dalla Wolfrage Recordings
22/07/2018 - 08:31

BLERA – È uscito oggi il brano ''GG'' sulle principali piattaforme digitali, distribuito dalla Wolfrage Recordings. A produrlo sono stati due ragazzi di Blera, Andrea Pagliari e Pietro Capobelli, in arte 2Hounds. Ai microfoni di Viterbonews24 hanno parlato di loro, del brano e della passione comune che li ha portati a questo importante traguardo.

Descrivete la vostra nuova traccia

''La nostra traccia si chiama ''GG'', ovvero Good Game, distribuita tramite l’etichetta Wolfrage Recordings. È il pezzo che segna il nostro approdo alla Future Bounce, un genere molto di tendenza in questo momento, caratterizzato da una fase melodica di carattere allegro e un basso molto potente di sottofondo (basso salterino, da qui ''bounce''). Abbiamo mantenuto una linea moderna in un genere in cui ci rivediamo; la fonte d’ispirazione è stata Martin Garrix, artista che ammiriamo profondamente''.

Dove è possibile trovare il brano?

''Si può acquistare nei principali digital store, come Amazon, iTunes, Traxsource, Beatport e in streaming su Spotify, Apple Music e le principali piattaforme musicali''.

Come descrivereste il vostro stile?

''Non parlerei di un solo stile, perché siamo due artisti differenti e questa è forse la nostra qualità migliore, che ci consente di spaziare tra vari generi nel processo produttivo.

Facciamo soprattutto EDM; abbiamo iniziato facendo Electro House, Progressive House e Bigroom, ma ultimamente ci siamo dedicati a generi come Future House, Bass House e Trap. Siamo alla continua scoperta di nuovi stili, ci piace provare di tutto facendo sempre sentire la nostra personalità''.

Avete pubblicato altre tracce prima di questa?

''Sì, prima di questa abbiamo pubblicato una traccia Bigroom intitolata 'Bark', sotto l’etichetta americana Octane Recordings. Si può trovare su iTunes, Beatport, Traxsource, Amazon, Soundcloud e Spotify.

Abbiamo fatto altre tracce reperibili su Soudcloud e due remix per due contest della Spinnin Records; il più rilevante è quello di 'Power' di KSHMR e Hardwell, che ha riscosso un grande successo sia sul sito della Spinnin che su Soundcloud e ci ha fatto raggiungere il secondo posto in una classifica globale di oltre mille persone''.

Chi sono Andrea Pagliari e Pietro Capobelli?

''Prima di tutto siamo cugini, con una passione in comune per la musica. Abitiamo a Blera e abbiamo rispettivamente 22 e 20 anni. A circa 16 e 10 anni ci siamo voluti avvicinare a questo mondo e acquistando le nostre prime consolle. Da lì abbiamo iniziato suonando per feste private, compleanni di amici, locali della zona; un anno fa abbiamo deciso di iscriverci al conservatorio a Roma, il 'Saint Louis College of Music', per approfondire le nostre conoscenze e crescere professionalmente''.

Come viene visto il vostro lavoro a Blera, paese in cui vivete?

''Il nostro lavoro viene apprezzato da tutti. Molti gli amici che ci hanno spronato ad andare avanti e metterci in gioco: il loro supporto è stato importantissimo. Blera è il luogo in cui abbiamo tutto, amici, parenti, ricordi; siamo partiti da qui, è la nostra casa e sicuramente la maggior parte delle nostre scelte musicali dipendono anche dall'influenza di tutti questi fattori''.

Cosa vi ha spinto a intraprendere questa strada?

''Sicuramente la passione comune per la musica, che genera sinergia in fase di produzione. Hanno influito molto vissuti, esperienze e fatti, il desiderio di esprimere ciò che siamo e che sentiamo: le emozioni sono la parte fondamentale dell’arte''.

Ritenete che la digitalizzazione abbia incrementato o compromesso il mercato musicale?

A.P.: ''Secondo me il cambiamento è stato positivo, sia per il consumatore che per il venditore. Adesso è tutto di facile reperibilità; il prezzo dei cd si è abbassato e si ha la possibilità di scegliere se acquistare un album o un singolo brano. Ci sarà sempre un po’ di nostalgia del tattile: i cd, i vinili, puoi toccarli, viverli. D'altro canto, la digitalizzazione è stata fondamentale per noi e per tantissimi altri artisti. Adesso è anche più facile farsi notare, mentre prima dovevi affidarti per forza ad un’etichetta o fare un provino''.

P.C.: ''Io direi entrambe le cose. L’aspetto negativo è che si va a perdere la tangibilità, quindi la possibilità di avere fra le mani il disco. C'è da dire che grazie alla digitalizzazione è stato possibile rendere accessibile il mercato a chiunque ed è diventato più facile esprimersi. Probabilmente senza la digitalizzazione non saremo mai riusciti a pubblicare nessuna traccia''.






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