ANNO 14 n° 88
''La mia Francigena per Andrea Arena''
La presentazione del libro di Stefano Mecorio dedicato al giornalista viterbese
13/07/2018 - 01:54

VITERBO - (S.C.) Un padre, un figlio, una promessa da mantenere ad un amico facendo 150 chilometri di strade articolati su 10 tappe nella Tuscia, passando per numerosi aneddoti e altrettanti stravaganti incontri: è questo, in poche parole, il contenuto de ''La mia Francigena'', il racconto-guida scritto da Stefano Mecorio in memoria di Andrea Arena.

Alla presentazione del libro, ieri pomeriggio a Palazzo dei Priori, si sono ritrovati tutti insieme tanti amici e colleghi del ''Genio&Sregolatezza'' viterbese per ascoltare l'affascinante storia di un viaggio nato per caso, ma che in qualche modo era destinato a compiersi.

''Sarà pure un progetto nato da una improvvisazione notturna di Andrea, ma sono certo che lui sarebbe davvero fiero di questo lavoro e di questa iniziativa'' ha commentato l'assessore alla cultura, Marco De Carolis. Insieme al nuovo membro della giunta, c'era anche Alessandra Pinna, la ragazza di Andrea, che con grande emozione ha ringraziato ancora una volta tutti quanti per queste preziose manifestazioni d'affetto.

Toccante è stato anche il contributo di Flavia Ludovisi, grande amica e collega di Arena. ''Questo è un libro a noi molto caro, un viaggio che Stefano avrebbe voluto fare con Andrea – ha detto la giornalista rivolgendosi all'autore del libro – . È passato un po’ di tempo, ma ricordo come fosse ieri il post telefonata da cui è partito tutto. Quello della Francigena era un grande progetto che Andrea sentiva particolarmente suo. Sono convinta che sia molto fiero del fatto che Stefano abbia portato a termine questa impresa''.

Dopo di lei è stata la volta di Eleonora Celestini, altra amica e giornalista che, dopo una breve introduzione, ha posto qualche domanda a Stefano Mecorio. ''Questo è un testo che contiene molte cose – ha commentato la Celestini – tanti particolari che vanno dalla storia, alle emozioni fino alla gastronomia. Le vicende vissute nel percorso fatto da Stefano e suo padre sono diventate un volume che a questa terra serviva realmente. Così il primo lascito di Andrea è stato portato a termine''

''Abbiamo giocato tante volte sui nostri cognomi con Andrea – ha scherzato il sindaco Giovanni Arena prima di lasciare la parola a Mecorio – Avevo una grande stima per lui. Credo che il messaggio di oggi sia quello che i veri sentimenti possono far scalare anche le montagne. La Via Francigena sta crescendo: ogni anno Viterbo viene visitata da tanti pellegrini che la percorrono. La nostra volontà è quella di fare di più per continuare a promuovere questo percorso''.

L'ultimo a parlare, è stato proprio l'autore de ''La mia Francigena''. ''All'inizio non ci ho creduto molto, ma quando quella sera Andrea mi ha chiamato al telefono per spiegarmi questa sua idea, sembra avere già tutto il progetto pronto! Il destino purtroppo in questo caso non ci ha aiutato. Ma nella serata in sua memoria, organizzata al teatro Caffeina, ho realizzato che questa era una bella idea per poterlo ricordare. Ho deciso di fare il viaggio con mio padre, dato che da solo era quasi impossibile. Ho scelto mio papà, forse non a caso, dato che ero solito chiamare Andrea padre''.

''Siamo partiti da Proceno – ha spiegato ancora Mecorio rispondendo alle domande di Eleonora Celestini –. Abbiamo capito che il bello del camminare è godersi la strada e la lentezza che c’è tra una tappa e l’altra. In tutto questo ci siamo imbattuti in situazioni e personaggi paradossali. Ad esempio i canadesi francesi che abbiamo seguito per un bel tratto. Una lunga chiacchierata molto divertente, soprattutto perché nessuno di noi parlava inglese. Oppure la storia di Paolo Trieste, un pellegrino che viene da 7 viaggi a Santiago de Compostela. È uno che cammina per colmare le ansie. Pensate che però mi ha confessato che per lui la Francigena nel tratto Capranica-Sutri è tra i più bei percorsi al mondo''.

''Questo libro mi ha lasciato la voglia di continuare a scrivere – ha concluso l'autore –, e probabilmente tra settembre e ottobre lanceremo un blog con quelli della vecchia redazione dal titolo ''L’Arenone'', un modo per sentire ancora Andrea vicino a noi in questo progetto''.







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