ANNO 14 n° 115
La mamma di Giulia indagata per omicidio volontario
Aperto un fascicolo a carico della madre, ancora in ospedale
21/07/2016 - 14:51

 

VITERBO - Indagata per omicidio volontario. Una giovane madre è stata ufficialmente iscritta nel registro degli indagati. Su di lei l'accusa di aver ucciso la bambina di 4 mesi.

Una morte violenta, probabilmente per annegamento, quella ipotizzata dal medico del 118 che, insieme al personale sanitario, si è precipitato nell'appartamento di corso Garibaldi a Orte Scalo dopo la telefonata del padre, rientrato in casa dal lavoro, intorno dopo le 17.

La donna, ancora ricoverata all'ospedale di Belcolle, è sedata. Un coma farmacologico che permetterà ai medici di stabilizzare le sue condizioni di salute: non correrebbe pericolo di vita, ma ancora non è chiaro quando e in che modalità tornerà ad aprire gli occhi.

Per questi motivi, al momento, non è stata presa alcuna decisione in merito all'autopsia sul corpo della piccola Giulia. Oltre al fatto che nelle prime 24 ore dopo il decesso non si possono svolgere accertamenti medici, bisogna anche attendere che la madre torni cosciente.

''Dal momento che è iscritta nel registro degli indagati, potrà decidere se nominare o meno un consulente di parte. In tal caso anche lui dovrà partecipare all'esame autoptico. Bisogna aspettare qualche giorno, quindi, per garantire al massimo ogni diritto di garanzia difensiva'', ha spiegato il pm Franco Pacifici, titolare dell'inchiesta. ''Ma non solo, dovremo attendere il parere dei medici per prendere qualsiasi decisione - ha proseguito -, saranno loro a guidarci nell'interrogatorio e in qualsiasi nostro movimento. È una situazione critica e molto delicata: vicende mediche si intersecano a vicende giudiziaria''.

Una volta che la donna si sarà svegliata bisognerà procedere con cautela: sarà necessario aspettare l'okay dei medici per interrogarla e soprattutto per disporre l'autopsia sul corpo della piccola: ''Quando aprirà gli occhi, dovremmo comunque valutare la situazione: è opportuno interrogarla? Ma chi interroghiamo? Una donna cosciente o no?'' ha sottolineato il procuratore capo Auriemma.

Ma intanto, dalle stanze della procura arrivano altri chiarimenti sulla vicenda. Al momento della tragedia, in casa, sarebbero stati presenti solamente la madre con i suoi due figli. La più piccola sarebbe stata trovata senza vita, nel seggiolino ''ovetto'' dal padre.

Nessun'altra persona, dunque. Non la suocera, né altri testimoni utili. Ieri notte, intanto, è stato ascoltato il fratellino della piccola, ma data la sua giovane età non sarebbe del tutto attendibile.

Il fascicolo comunque, hanno evidenziato il procuratore capo e il sostituto, non è fermo nonostante la donna sia sedata; i carabinieri stanno acquisendo tutti i dati necessari per capire quanto sia successo ieri pomeriggio nell'appartamento di corso Garibaldi. 

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