ANNO 14 n° 89
La maggioranza prova a ricompattarsi
Accolta la tesi del segretario Cramarossa: si è svolta regolarmente la seduta
30/08/2012 - 04:00

di Domenico Savino

VITERBO – Martedì lo ha bocciato e ieri lo ha rimandato a… settembre. La maggioranza che sostiene il sindaco Giulio Marini dà al primo cittadino un’altra possibilità e tutto sommato la dà anche a se stessa. Ieri, infatti, il consiglio comunale ha revocato, all’unanimità, la convocazione del consiglio comunale inoltrata a tutti i consiglieri all’incirca a metà agosto. In sostanza sono invalidate sia la seduta di ieri che tutte le altre sedute previste fino al 7 settembre. In attesa che la situazione all’interno della maggioranza si decanti e che possa ripresentarsi in consiglio comunale compatta.

Dopo il consiglio comunale di martedì, in cui è stato bocciato il bilancio, il primo cittadino e il segretario generale del Comune avevano inviato una nota al prefetto, in cui proponevano che le previste riunioni del consiglio sarebbero andate avanti con l’esame e le votazioni degli altri punti all’ordine del giorno e che, successivamente, si sarebbe proposta una nuova ipotesi di bilancio, la cui approvazione ha come termine ultimo il 31 ottobre prossimo.

Così infatti è stato e ieri pomeriggio, si e svolta “regolarmente” la seduta prevista. La convocazione era per le 15,30 ma i consiglieri hanno iniziato ad arrivare alla spicciolata dalle 16.15 fino alle 16.45.

Ad inizio di seduta sia Ricci del Pd che Maurizio Tofani dell’Udc avevano invitato Marini a dimettersi dopo quanto era accaduto martedì: “La maggioranza non c’è più – hanno detto intervenendo prima l’uno e poi l’altro – ed è surreale che noi oggi dobbiamo assistere ad un consiglio comunale che si vuol far passare di routine, come se nulla fosse accaduto”.

La risposta per la maggioranza è arrivata da Bennati, secondo il quale “bisogna rispettare le regole e noi in questo momento le stiamo rispettando, anche per una forma di attenzione verso i cittadini”.

“Per il bilancio ci sarà tempo fino a ottobre – ha detto ancora Bennati, rispondendo in qualche modo ancora ai due esponenti della minoranza che lo avevano preceduto - ma ora ci sono altri importanti argomenti da esaminare”.

A superare l’impasse ci ha pensato Antonio Fracassini, della maggioranza ma fautore del neonato gruppo Alleanza per Viterbo per distinguersi dal gruppo che sostiene Marini senza se e senza ma: “Sarebbe opportuno – ha proposto Fracassini rivolgendosi al presidente del consiglio Giancarlo Gabbianelli – sospendere la seduta per permettere ai capigruppo di maggioranza di riunirsi con il sindaco e decidere le modalità di un’eventuale ripresa dei lavori”.

La proposta è stata accettata, cosicché è iniziata la riunione ristretta, durata all’incirca trenta minuti. Al rientro in aula Gabbianelli ha messo ai voti la proposta scaturita dalla riunione: invalidare la convocazione per tutte le sedute in programma fino al 7 settembre. Proposta passata all’unanimità dei presenti.

Ora la parola passa nuovamente al sindaco e alla maggioranza, i quali proveranno a ricompattarsi prima di indire una nuovo consiglio comunale. Ma non è detto, almeno tecnicamente, che una nuova convocazione significhi tout-court la soluzione dei problemi nella maggioranza. Non sarebbe insomma una “fumata bianca”.

Sarebbe comunque una “fumata”: se bianca o nera si scoprirà soltanto al prossimo consiglio comunale.

 

 





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