ANNO 14 n° 88
''La maggioranza convoca il consiglio ma poi non si presenta''
L'opposizione attacca. La replica: ''I punti all'ordine del giorno erano gią stati discussi''
21/11/2019 - 06:00

di Veronica Ruggiero

TUSCANIA - Convocano il consiglio comunale ma lo disertano. È successo lunedì mattina alle 11 a Tuscania, dove l'amministrazione ha convocato un consiglio comunale su richiesta della minoranza, ma ha deciso di non presentarsi. Tre i punti all'ordine del giorno sui quali l'opposizione aveva fondato la richiesta di convocazione: il campo sportivo “Fioravanti”; il campo ippico “G. Cesetti”; i piani di sicurezza e lo studio di microzonazione di II livello. La lista 'Tuscania obbiettivo comune 2.0' nella propria pagina facebook sostiene che l'assenza della maggioranza è stata decisa a tavolino.

'All’amministrazione comunale spetta l’obbligo, nei 20 giorni dalla presentazione della richiesta, di convocare il consiglio comunale - hanno fatto sapere i rappresentanti di maggioranza - Obbligo che noi abbiamo assolto convocando l’assise per il giorno lunedì 18 novembre alle ore 11. Tuttavia, se è pur vero che all’amministrazione spetta l’obbligo della convocazione, non è certo fatto obbligo ai consiglieri comunali di essere presenti'.

Secondo la maggioranza gli argomenti all'ordine del giorno, già oggetto di interrogazioni consiliari, erano già stati discussi e chiariti durante le precedenti sedute. 'Pertanto, dopo averne discusso tra tutti i consiglieri di maggioranza - continua la nota - siamo giunti alla decisione di non partecipare alla discussione dei suddetti punti all’ordine del giorno in quanto, a nostro parere, sono già state fornite in merito, e in maniera più che esauriente, tutte le risposte sia scritte che verbali'.

I tre punti sono da considerarsi, secondo la giunta, argomenti pretestuosi e inutili.

'Anche il 18 novembre, come accadde durante l’ultimo Consiglio dello scorso 21 ottobre - ha dichiarato il capogruppo di minoranza Regino Brachetti - è saltata per mancanza del numero legale la seduta del Consiglio comunale straordinario richiesto da tutti i consiglieri di minoranza. A latitare, anche in questo caso, era tutta la maggioranza. Il comportamento preordinato al conseguimento della mancanza del numero legale, all’assemblea pubblica rappresentativa del nostro Comune, costituisce una inammissibile prevaricazione della maggioranza nei nostri confronti.

Siamo una minoranza alla quale viene impedito, dall’inizio del mandato, di esercitare il suo ruolo di opposizione e l'esercizio di un diritto politico costituzionalmente garantito. Intendiamo censurare e condannare la condotta poco istituzionale ed estremamente scorretta della maggioranza fifona della lista Bartolacci'.

Brachetti definisce poi quella di Tuscania 'una maggioranza che fugge dalle proprie responsabilità, che non ha la preparazione politica, istituzionale ed amministrativa per dibattere con i consiglieri dell'opposizione'.






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