ANNO 14 n° 89
''La grande fuga di...gas''
Gianfranco Pani denuncia la questione canone gas nel viterbese
25/05/2017 - 16:54

Riceviamo e pubblichiamo da Gianfranco Pani

RONCIGLIONE - Premesso che su segnalazione di alcuni cittadini del comune di Ronciglione avevamo constatato che nelle fatture del gas recapitate nel 2015 dall’ENI Gas & POWER compariva una componente tariffaria denominata “canone comunale”, abbiamo accertato che tale voce si riferiva ad una richiesta del comune di Ronciglione di fruire della possibilità (prevista dall’art. 46 bis quarto comma del Decreto Legge 159/07 convertito dalla legge n. 222 del 29.11.2007), di incrementare il canone di concessione di distribuzione (ove minore e fino a nuovo affidamento), fino al 10% del vincolo sui ricavi di distribuzione, di cui alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas n. 237/2000.

Destinazione prioritaria delle risorse percepite, secondo la legge, doveva essere l’attivazione di meccanismi di tutela relative ai costi dei consumi di gas da parte delle fasce deboli di utenti. Come Meet Up Amici di Beppe Grillo di Ronciglione avevamo depositato una istanza all’attenzione del Sindaco del comune di Ronciglione in data 10 agosto 2015 prot. n. 14321, chiedendo i necessari chiarimenti in merito, e in particolare: la delibera di Giunta Comunale con la quale era stata approvata la richiesta di incremento del canone di concessione del servizio di distribuzione del gas al gestore, la documentazione che dimostrasse l'effettiva attivazione dei meccanismi di tutela delle fasce deboli di utenti (es. AVVISI PUBBLICI), conoscere l'introito complessivo versato dal gestore all'Amministrazione comunale. Ovviamente, ad oggi, anche dopo aver informato la cittadinanza attraverso un comunicato stampa pubblicato da vari organi di stampa online nel mese di aprile 2016, non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

Dal momento che la norma NON OBBLIGA I COMUNI A PRESENTARE LA RICHIESTA DI INCREMENTO DEL CANONE, stante il fatto che il gestore (Italgas spa) riconosca tale incremento a fronte della possibilità di ribaltare i maggiori oneri in tariffa cioè nelle tasche dei cittadini forse, ribadiamo, sarebbe stato più opportuna un’attenta valutazione dell’Ente locale al riguardo.

Dalla “Tabella” allegata al Deliberazione n. 633/2013/R/Gas in data 27 dicembre 2013 dell’Autorità per l’Energia elettrica il Gas ed il Sistema Idrico, risultava che erano stati riconosciuti al comune di Ronciglione maggiori oneri derivanti dalla presenza di canoni di concessione pari a euro 32.411,30 annui a partire dal 2013. Tornando all’attualità la legge prevede che fino a quando non verrà eseguita una gara di appalto per l'affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale sul territorio provinciale, rispetto al quale è stato stabilito un ATEM (ambito territoriale minimo) presieduto dal comune di Viterbo, i comuni continueranno a beneficiare di questo canone annuo. Quindi possiamo dire che nel periodo 2013/2017 (5 anni) il comune di Ronciglione ha introitato la somma di euro 162.056,50.

 

Recentemente è stato pubblicato un articolo di stampa dal Movimento 5 stelle di Viterbo dal titolo 'Facciamo luce sulla bolletta del gas', dal quale sembrerebbe che si sia verificata la stessa cosa anche nel comune di Viterbo. Infatti i grillini viterbesi avevano presentato tempo fa una interrogazione per sapere nel dettaglio come questi fondi venissero utilizzati, senza avere risposta. Sempre nell'articolo viene riportato che in occasione di un recente Consiglio comunale, veniva data una risposta ma con sorpresa perché, a detta del dirigente contabile del comune di Viterbo, la Guardia di Finanza avrebbe formalizzato domande analoghe a quelle formulate nell'interrogazione del M5s di Viterbo e, aggiungiamo noi analoghe alle nostre, evidenziando le stesse perplessità. Inoltre si legge che non si è capito bene se ci siano delle indagini in corso. A questo punto alcune domande ci sorgono spontanee, ma la Guardia di Finanza avrà formalizzato le stesse domande anche ad altri comuni della Tuscia e quindi anche a Ronciglione? e se si, perché non è stato informato ufficialmente il Consiglio Comunale? visto che la decisione di richiedere l'aumento del canone di distribuzione del gas è stato deciso dalla Giunta comunale con la deliberazione n. 298 del 28 dicembre 2012?. Non sarebbe solo una questione di opportunità, trasparenza, onestà e moralità che il Sindaco e la sua Giunta dessero a conoscere ufficialmente l’ammontare complessivo delle somme ricevute e i dettagli relativi all’impiego in bilancio di tali risorse per verificarne la destinazione effettiva. Sarebbe un vero peccato se si scoprisse che le risorse derivate dall'aumento tariffario pensato per una maggiore solidarietà sociale, risultassero 'CONGELATE' e quindi ingiustificatamente inutilizzate a favore delle famiglie meno abbienti, o peggio fossero state usate in modo diverso a queste finalità.

 






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