VITERBO - Proliferano nella Tuscia i comitati “NO Talete, SI ACQUA PUBBLICA” e parte la campagna che ha come scopo “sottrarre l'acqua alle leggi di mercato e affermare la chiara volontà popolare del referendum”.
Ogni giorno nascono assemblee pubbliche nei paesi della provincia di Viterbo, ogni giorno sempre più persone si impegnano per questa causa .
Cresce ovunque la consapevolezza della necessità di chiudere l'esperienza fallimentare privatistica e partitocratica della Talete e della sostenibilità economica di questo processo.
Vogliamo affermare i principi della Legge Regionale 5 del 2014, approvata all'unanimità e pertanto esecutiva, che definisce l'acqua, bene comune da gestire con forme di diritto pubblico. Occorre soltanto applicarla e noi ne rivendichiamo il diritto.
Decisi a far valere le ragioni dell'acqua pubblica in coerenza con le leggi e con la sostenibilità economica, ampiamente provata da studi di economia e dalle esistenti esperienze, si rafforza quel percorso di impegno diffuso tra le Comunità , i Governi locali, i Lavoratori del settore e i Sindacati.
Una grande marcia di Comunità alleate che con decisione e responsabilità chiedono che l'acqua sia un diritto e non una merce.
Coordinamento Comitati Viterbesi
No Talete Si Acqua Pubblica
Non ce la Beviamo