ANNO 14 n° 88
La Francia batte la Svizzera 5 a 2
21/06/2014 - 15:20

Di fronte al maestro Ottmar Hitzfeld, due Champions vinte nel curriculum, il giovane Deschamps tiene fuori il talento di Pogba, a cui chiede passi avanti sul piano di comportamenti e maturità, al suo posto Cabaye, con Sissoko e Matuidi sui lati. Davanti Giroud preferito a Griezmann: scelta vincente, perché al 16’ Djourou butta in angolo un cross da destra per Benzema, Valbuena butta in mezzo un pallone col contagiri, l’attaccante dell’Arsenal chiama la palla a Varane, e segna il gol del vantaggio (oltre che un punto nella sfida a distanza con il costaricense Campbell, che sta sfruttando il Mondiale per provare a contendergli una maglia da titolare coi Gunners).

Prova invano a contrastarlo il napoletano Behrami: splendida elevazione, più merito del francese che colpa dello svizzero, che però un minuto dopo si merita il votaccio per come regala il 2-0 sbagliando un appoggio a centrocampo, Benzema recupera e lancia Matuidi, che con la Svizzera pronta a ripartire trova una prateria, e come se non bastasse Benaglio si lascia impallinare su un angolino di primo palo che avrebbe dovuto coprire.

Al contrario di Behrami (sostituito dopo l’intervallo dal compagno di squadra Dzemaili) Benaglio la sua pagella prova a rimetterla in piedi parando un rigore a Benzema – fallo evitabilissimo di Djourou sullo stesso centravanti del Real, in posizione innocua sulla linea di fondo – Cabaye si avventa sulla ribattuta e centra la traversa, prima ancora che il portiere possa rimettersi in piedi. In mezzo, un gol (giustamente) annullato a Xhaka e un doppio tentativo sull’asse Mehmedi-Shaqiri: il primo calcia da fuori, il secondo raccoglie la respinta di Lloris e sfiora il palo con un diagonale insidiosissimo.

Ma per la Svizzera non è giornata, riesce a prendere gol anche su calcio d’angolo, tenendo conto che l’angolo era il suo: Benzema recupera palla nella sua metà campo e gira su Evra che lancia subito in verticale, avviando la cavalcata sulla sinistra di Giroud, Valbuena segue l’azione, si piazza sul secondo palo e ci mette il piedino sul 3-0, un contropiede talmente bello da meritarsi il nome di ripartenza.

La ripresa prevede i timidi tentativi della Svizzera di limitare il passivo e quelli di Benzema di inseguire la classifica dei cannonieri: bello ma fuori bersaglio il destro di Dzemaili al quarto d’ora, deviato in angolo quello del francese, poi Lloris vanifica il bel cross di Lichsteiner uscendo sui piedi di Mehmedi.

Al 18’ finisce il turno di riposo di Pogba, 4’ e arriva pure il poker, nato proprio da un suo cross d’alta scuola, palla calciata d’esterno: Senderos buca l’intervento, Benzema ovviamente no (destro di controbalzo), e dopo aver segnato il 4-0 va a servire pure l’inserimento di Sissoko, diagonale all’angolino basso e quinta volta che Benaglio deve inchinarsi e raccogliere il pallone nella sua rete.

Solo a quel punto arriva la botta d’orgoglio della Svizzera, a segno prima con una punizione di Dzemaili che trova un inatteso varco nella barriera, poi con un magistrale tiro al volo di Xhaka, buono solo per aumentare il prezzo, nel caso l’Inter riuscisse veramente a metterci le mani sopra. Ma la cosa più bella, forse, è il secondo gol di Benzema, dritto all’angolino: peccato che non valga, perché l’arbitro aveva fischiato la fine, pure se in campo non se n’era accorto nessuno.

Fonte: Gazzetta.it






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