ANNO 14 n° 110
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''La Fondazione Carivit
non si tocca''
Il presidente Mario Brutti rassicura
30/08/2015 - 02:01

Centosessanta anni di storia (mese più, mese meno) cancellati di un colpo. Non nella sostanza, ma certamente nell’immagine. La Cassa di risparmio di Viterbo, fondata da un gruppo di cittadini nel lontanissimo 1855, come strumento di credito al servizio del territorio e senza fini di lucro (gli eventuali utili dovevano essere devoluti in beneficenza), come ormai noto entro fine anno ammaina bandiera per diventare a tutti gli effetti Intesa Sanpaolo, uno dei colossi bancari europei.

''E’ un percorso già fissato da tempo – commenta Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit -. In pratica, l’atto che dava il via libera definitivo al processo di fusione avvenne nel novembre dello scorso anno quando la Fondazione cedette l’ultimo 11% delle quote azionarie di Carivit in suo possesso all’istituto che già peraltro possedeva la stragrande maggioranza delle azioni''.

 

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