ANNO 14 n° 79
La costa al centro di un incontro tra Procure e Direzionbe marittima
23/03/2018 - 12:38

VITERBO - Il procuratore capo di Civitavecchia, Andrea Vardaro, e quello di Viterbo, Paolo Auriemma, insieme al procuratore aggiunte presso la procura di Roma, Nunzia D’Elia, a quello di Latina, Carlo Lasperanza, e a quello di Cassino, Emanuele De Franco hanno partecipato ad un incontro presso la Direzione Marittima del Lazio a Civitavecchia, con l’obiettivo di valutare l’efficacia della proposta di un nuovo approccio di visione e gestione integrata della costa per la tutela dell’ambiente.

L’incontro, avvenuto con la partecipazione dei capi di Compartimento Marittimo di Roma e di Gaeta, capitano di vascello Filippo Maria Marini e capitano di fregata Andrea Vaiardi, ha consentito di condividere una ulteriore fase di sviluppo del progetto “Mappatura della Costa”, promosso dalla Direzione Marittima del Lazio ed avviato a febbraio, con l’obiettivo primario di soddisfare l’interesse pubblico e garantire una migliore fruibilità del territorio, non solo dal punto di vista della sicurezza balneare, ma anche ambientale.

Attraverso una maggiore condivisione e messa a sistema dei dati in possesso dei vari soggetti istituzionali è infatti possibile presentare una visione alternativa dell’intero territorio per permetterne una gestione integrata ed un innovativo approccio per la risoluzione di eventuali criticità, in relazione soprattutto all’impatto antropico registrato.

Dopo una breve visita storico-culturale del suggestivo Forte Michelangelo, i magistrati intervenuti, a bordo di un rimorchiatore della Compagnia “Rimorchiatori Laziali” hanno avuto modo di effettuare un sopralluogo del Porto di Civitavecchia e delle importanti infrastrutture portuali, accompagnati dal direttore marittimo del Lazio capitano di vascello Vincenzo Leone e dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Francesco Maria di Majo.

Il direttore marittimo del Lazio, con riferimento alle attività di volta in volta svolte sul territorio dai Comandi territoriali dipendenti su disposizione delle autorità giudiziarie di riferimento, ha raccolto, dagli autorevoli partecipanti, una interessata disponibilità ad approfondire la proposta modalità operativa, ritenuta certamente utile per implementare efficaci e sostenibili forme di collaborazione interistituzionali, indirizzate al supremo interesse collettivo della salvaguardia dell’ambiente, anche oltre quello marino e costiero.

 






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