ANNO 14 n° 117
La Boschi dice ancora
sì a Viterbo
Il ministro sarà alle Terme dei Papi per una lezione sul referendum
23/10/2016 - 02:00

di Eleonora Celestini

VITERBO – Il ministro per le riforme Maria Elena Boschi torna a Viterbo. L’esponente del governo Renzi, dopo la visita di un mese fa all’iniziativa organizzata all’Hotel Salus da Peppe Fioroni, sarà stavolta protagonista dell’appuntamento dell’’’altro’’ Pd, quello ‘’ufficiale’’ della segreteria provinciale alle Terme dei Papi (sempre acqua sulfurea è) il 28 ottobre. Sempre all’interno degli eventi della scuola di formazione politica del Pd, il ministro Boschi terrà una lezione sul referendum, dal titolo ‘’Unire gli italiani e riformare la Democrazia’’.

‘’Il ministro Boschi terrà una lectio magistralis per spiegare il senso della riforma costituzionale – spiega Andrea Egidi, segretario della federazione provinciale del Partito democratico di Viterbo -. Crediamo sia un passaggio importante in questa fase, considerato anche che il livello medio di età del pubblico sarà abbastanza giovane. La platea, comunque, è aperta a tutti, abbiamo invitato anche amministratori locali, sindaci, rappresentanti delle istituzioni e delle imprese”.

Non solo mera informazione sui quesiti referendari, ma un appuntamento politico a tutto tondo. “Serve a definire meglio l’azione negli ultimi giorni della campagna referendaria – aggiunge Egidi -, ma anche per avere la percezione di ciò che accade nel Paese, per avere indicazioni più precise. A differenza delle campagne elettorali classiche, in questo caso gli incontri per spiegare nel dettaglio i temi non si interrompono”.

L’appuntamento del 28 sarà anche l’occasione per un piano di lavoro, comune per comune, da qui al 4 dicembre. “Solo da 20 giorni abbiamo avuto notizia della data del voto – riprende il segretario Pd -, serve organizzarci per costruire momenti di confronto, per informare nella maniera più completa possibile i cittadini e per provare a spostare le convinzioni fino all’ultimo”. Che i sondaggi diano il sì in svantaggio rispetto al no non è un segreto, ma qualcosa sembra stia cambiando. “Pare che ci sia una ripresa in effetti – ammette Egidi – anche se i dati francamente non li conosco. Mi pare però che siamo entrati in una fase di maggiore consapevolezza sul voto referendario. La tentazione di buttarla in rissa secondo me noi va evitata ad ogni costo, ad ogni livello, perché è controproducente. Al di là di ogni considerazione, parliamo della Costituzione, e la rissa sulla Costituzione non va fatta, specie da parte di chi viene dalla nostra esperienza politica. Poi è chiaro che, nel complesso della riforma, ognuno è libero di esprimere scetticismo su uno o più punti che può non condividere – conclude – ma la rissa sulla Costituzione no”.






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