ANNO 14 n° 115
''La Asl ignora la
settimana del glaucoma''
La lettera: ''Nessun check up previsto. Anche Oculistica ne era all'oscuro''
10/03/2016 - 02:01

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera firmata di un nostro lettore. Viterbonews24 resta naturalmente a disposizione di chi, dalla direzione generale della Asl, vorrà chiarire questa vicenda o comunque dare la sua versione dei fatti:

Come probabilmente già letto sulla stampa recente, dal 6 al 12 marzo si celebra la settimana mondiale del glaucoma. La patologia, seppur asintomatica, rappresenta un grosso rischio per la salute dell’occhio perché può portare alla cecità. Le stime del ministero della Salute indicano che in Italia le persone potenzialmente affette potrebbero essere circa un milione e la stragrande maggioranza di queste oggi ne è completamente ignara.

Per l’occasione nelle maggiori città italiane sono stati organizzati check up oculistici gratuiti mediante l’allestimento di stand ubicati nelle maggiori piazze.

Pensando di vivere in un capoluogo di provincia simile a tanti altri, questa mattina ho fatto una serie di telefonate alla Asl per capire se l’iniziativa era stata recepita anche a Viterbo e per conoscere le modalità stabilite per poter accedere al servizio. Con mio grande rammarico, dopo aver chiamato il Reparto di Oculistica di Belcolle, il servizio informazioni ed il servizio screening, ho appreso che, non solo in questa provincia non sono state organizzate le attività in piazza, non è nemmeno possibile accedere al servizio attraverso le normali strutture organiche della Asl e, udite udite, l’iniziativa era pure del tutto sconosciuta dal primario del reparto dell’Ospedale di riferimento più grande del viterbese (così perlomeno ha riferito la signora che ha risposto al telefono, senza presentarsi, del reparto di Oculistica).

Tenuto conto che la Regione Lazio è tra quelle con la tassazione regionale più elevata, ritengo vergognoso che i cittadini della provincia di Viterbo non riescano a ricevere un servizio altrove normalmente previsto, senza alcun costo, ed è indegno che il personale preposto a fornire informazioni attraverso i canali telefonici stabiliti non sappia di un’iniziativa di portata mondiale. Se a questo aggiungiamo pure che non è nemmeno in grado di fornire alcuna indicazione, siamo davvero al colmo.

Un tempo il terzo mondo era altrove ma questo è uno dei segni evidenti che le cose stanno cambiando.

R. L.






Facebook Twitter Rss