VITERBO - Arriva l'equinozio di primavera, data che segna l'arrivo della nuova stagione e, almeno sulla carta, di giornate più lunghe e un clima più accogliente. Un momento che, da sempre, è stato accompagnato da un ricco corollario di credenze e superstizioni, risalenti alla notte dei tempi, alcune assai difficili da eradicare, e che quest'anno coincide inoltre con l'eclissi che ha tenuto gli italiani per ore con il naso all'insù. 

A mettere in guardia la popolazione della Tuscia sui pericoli di questa magica serata è l'Aidaa, l'Associazione italiana difesa animali e ambiente, che lancia un allarme, seppur ridotto, sulla presenza nell'Alto Lazio di sparuti gruppi di persone legati alle antiche tradizioni celtiche dei popoli del Nord.

Da oggi ai prossimi tre giorni, infatti, si celebra il sacrificio di Blót, rito pagano che mira ad accrescere il potere di elfi e divinità grazie a dei sacrifici animali (il nome deriva dal verbo ''blóta'', che significa appunto rafforzare). 

''Sappiamo dell'esistenza di una decina di questi gruppi - spiega Lorenzo Croce, presidente di Aidaa- che si ritrovano in alcune valli piemontesi, nella zona di Marta e del Lago di Bolsena nel Lazio e in passato anche sugli appennini emiliani nella zona di confine tra le province di Parma e Piacenza, e in alcune località considerate magiche in Valtellina e Valchiavenna''.

Si tratta di comunità ridotte per numero e consistenza - continua Croce - ma comunque queste persone che, in onore alle loro credenze, questa sera e per le prossime due sere potrebbero riunirsi e sacrificare animali nei loro riti propiziatori. In particolare maiali e gatti neri, ma anche galline e conigli. Invitiamo le persone che vivono in quelle zone, qualora si ritrovassero ad assistere a situazioni sospette, a chiamare immediatamente le forze dell'ordine'.