ANNO 14 n° 88
Jubilate, il Giubileo della cittā dei papi
Dal 3 al 27 marzo una serie di eventi culturali per celebrare l'Anno santo
13/02/2016 - 13:04

di Andrea Arena

VITERBO – Dal teatro (Amanda Sandrelli) ai dibattiti laici (col grande medievalista Franco Cardini, o col professor Claudio Strinati, per esempio) a quelli religiosi (con monsignor Vincenzo Paglia), fino all'apice del Venerdì santo, con la rievocazione della Passione. E ancora: concerti, spettacoli, confronti, presentazioni di libri. Per un mese intero, quello dedicato alla Pasqua: dal 3 al 27 marzo prossimo. Ecco Jubilate, la manifestazione organizzata da Caffeina, insieme alla Diocesi, al Comune, alla Fondazione Carivit, il Giubileo in salsa viterbese presentato stamani a Palazzo dei priori ''anche se il Giubileo durerà ancora mesi – come sottolinea l'assessore alla Cultura Delli Iaconi – e dunque altri eventi potranno essere organizzati fino a dicembre, questo è uno stimolo''.

Stimolo o no, già sul nome si fa un po' confusione nell'affollatissima conferenza stampa: c'è chi lo chiama all'inglese ''Giubilate'' (sbagliato?) e chi, alla latina, ''Iubilate'' (giusto?). In questo caso non si parla di libertà di coscienza, ma di libertà di pronuncia. E l'ambiguità è voluta.

''Questo è un menù – dice il vescovo Lino Fumagalli – perché offre una serie di proposte importanti, di iniziative, con modalità diverse, dalle conferenze ai dibattiti ai momenti teatrali e musicali. Tanti spunti per riflettere, insomma, per non essere soltanto fruitori di un messaggio, ma diventarne protagonisti, specie in un'epoca come questa, incline alla pigrizia. Dobbiamo esercitare la fatica del pensare, come diceva Paolo VI. E' un menù, appunto, e allora buon appetito''. Anche perché l'intero programma (18 giorni interessati, anche con più appuntamenti al giorno) è gratis.

''Ci eravamo chiesti come un'istituzione laica come il Comune potesse contribuire all'anno giubilare – spiega l'assessore al Turismo Giacomo Barelli – Abbiamo subito pensato alla cultura, intesa a 360 gradi, quella cultura che ci fa riflettere, divertire, ascoltare buona musica. Nella Curia e nelle altre realtà abbiamo trovato una collaborazione vincente, perché il Giubileo nella città dei papi ha un significato particolare, e va vissuto in modo particolare''. Il vicario del vescovo, don Luigi Fabbri, sottolinea: ''Ognuno ha fatto la sua parte, e questo deve essere un esempio. Come Curia abbiamo messo a disposizione gli spazi, e anche le parrocchie hanno contribuito''. E infatti gli eventi si terranno a Palazzo papale (sala Alessandro IV, Centro di documentazione diocesano, sala del conclave) ma anche in cattedrale, alla chiesa del Gonfalone, a Santa Rosa.

Il neopresidente della Fondazione Caffeina, Andrea Baffo, ringrazia i vari partner: ''Dalla Banca di Viterbo al Credito cooperativo di Roma, alle Terme dei papi, alla Fondazione Carivit fino a Quartieri dell'Arte, che ci concederà la prima nazionale di uno spettacolo. Senza dimenticare le direzioni artistiche: Annalisa Camfonra per il teatro e Pierluigi Vito per l'editoria. Entro dieci giorni, poi, presenteremo Jubilate a Roma, in un città che è il cuore del Giubileo e che può darci una visibilità importante''. Il programma è vasto, e vale la pena consultato personalmente, e scegliere: dal vaticanista Tornielli al presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche, ad Anime Migranti, spettacolo di e con Moni Ovadia, c'è tantissimo da vedere.

Le conclusioni spettano al sindaco Michelini: ''Ricordo il Giubileo del 2000, che vissi in prima persona con Coldiretti. Quello fu un Giubileo incentrato su Roma, mentre a questo Papa Francesco ha dato un'impostazione diversa. E per noi può essere un'occasione per confrontarci con altre realtà in Italia, in Europa e nel Mondo''. Andate e jubilate, insomma.





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