ANNO 14 n° 111
Jovanotti dą lezioni sugli etruschi e omaggia la necropoli di Tarquinia
Il cantante: ''Era un popolo devoto alla vita, dei grandissimi esperti di feste''
07/12/2018 - 10:31

TARQUINIA – (im) Un eccentrico e improvvisato professore impartisce una lezione divertente e originale sugli etruschi. Il maestro è Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che, in occasione di una diretta Facebook per la presentazione del suo stravagante tour estivo ''Jova Beach Party'', proietta sul palco un affresco della Tomba dei Leopardi della Necropoli dei Monterozzi a Tarquinia. Il famoso cantante italiano omaggia così la Tuscia e l’antico popolo che l’ha abitata facendone il simbolo della vita, quella goduta pienamente.

''Questi sono gli etruschi, vedete festeggiano e suonano – dice il cantante al pubblico presente e agli utenti di Facebook -. Lui ha una coppa in mano e vicino c’è una danzatrice, una donna. Sì perché gli etruschi avevano il pregio di credere molto alla parità tra i sessi e la praticavano proprio''.

''Il caso ha voluto che la prima discoteca dove ho lavorato, nel 1982, la prima volta che ho messo i dischi in un locale per me è stata un’epifania e ancora mi vengono i brividi quando ci penso, si chiamava Tuculca ed era a Cortona. Tuculca è il dio etrusco dell’oltretomba – continua Jovanotti -. E perché gli etruschi erano così affascinati dall’oltretomba? L’unica cosa che noi abbiamo degli etruschi sono tombe. Hanno costruito solo tombe perché loro in realtà erano talmente devoti alla vita che nella vita non costruivano niente, costruivano solamente cose che servivano per i morti. Nella loro vita pensavano a vivere e a ballare tanto che i romani se li sono praticamente conquistati in un battibaleno. Gli etruschi non erano un popolo particolarmente bellicoso perché veramente la loro religione era la vita e per loro la vita era come essere un fiore: si sboccia, si vive, si colora, profuma il mondo intorno a sé e poi non si sa cosa succede. Gli etruschi in questo erano veramente grandissimi, fantastici''.

''Chissà da dove erano arrivati, forse erano autoctoni, forse arrivavano dall’oriente, forse erano arrivati dal mare, erano dei grandi navigatori. Comunque erano dei grandissimi esperti di feste''. Conclude così Jovanotti la sua improvvisata lezione sul popolo etrusco che ha abitato a Tarquinia.






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