ANNO 14 n° 89
Istituto Ivan Rossi,
fondi della Provincia
per la messa in sicurezza
Meroi e Danti: ''Scandalosa
l'indifferenza della Regione''
30/10/2014 - 15:19

VITERBO - ''Visto e considerato che la Regione sul problema dell’istituto professionale di Civita Castellana Ivan Rossi continua a fare orecchie da mercante, ci faremo carico noi dei necessari lavori di ristrutturazione indispensabili a garantire la riapertura della scuola, come del resto avremmo voluto fare già da diversi mesi''.

E’ quanto dichiarano il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore alla Formazione professionale Andrea Danti in riferimento alla situazione dell’istituito professionale civitonico, chiuso in seguito ad una perizia tecnica che ha evidenziato gravi problemi di staticità dell’edificio. Immobile realizzato dalla Regione, poi trasferito alla Provincia ed ora in procinto di ritornare alla Regione in seguito al trasferimento delle competenze nel campo della Formazione.

''Dopo aver emesso l’inevitabile ordinanza di chiusura dell’istituto – spiegano Meroi e Danti – ci eravamo subito attivati per reperire la somma di 350mila euro indispensabile alla realizzazione dei lavori di messa in sicurezza della struttura. Dalla Regione Lazio, l’assessore Fabio Refrigeri e i tecnici del competente settore ci comunicarono che, dovendo l’immobile ritornare ad inizio anno nella piena disponibilità regionale, poteva essere la Regione a farsi carico dell’intervento, anche perché non sarebbe stato poi possibile per la Provincia rientrare in possesso dei 350 mila euro anticipati. Nonostante ciò finora non si è visto nulla e da parte dell’assessore Refrigeri non sono giunte neanche risposte alle nostre reiterate sollecitazioni. Abbiamo inoltre appreso da fonti ufficiose che i 350 mila euro che la Regione si era impegnata ad investire sulla ristrutturazione dell’Ivan Rossi non sarebbero più disponibili con il rischio di lasciare le porte della struttura sbarrate ancora a lungo.

A questo punto – aggiungono - abbiamo deciso di risolvere il problema facendoci carico di riutilizzare la somma necessaria per avviare al più presto gli interventi di messa in sicurezza. Una decisione che abbiamo assunto dopo aver preso atto dell’ennesimo tentativo andato a vuoto di ottenere risposte da parte dei competenti uffici regionali con relative conferme o smentite delle notizie a noi pervenute. Siamo perfettamente consapevoli dei disagi che gli alunni che frequentano l’istituto professionale sono costretti a sopportare a causa di questa situazione e per questo motivo abbiamo deciso di non attendere oltre. Lo facciamo anche in risposta – concludono – alle sterili e strumentali polemiche politiche dimostrando come da parte nostra ci sia l’abitudine di agire con i fatti, non con le chiacchiere''.






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