ANNO 14 n° 116
Istituto Fantappié, un musical che guarda al futuro
I ragazzi della scuola portano in Spagna il primo spettacolo del progetto Erasmus Plus
08/02/2016 - 10:37

VITERBO - Prende l'avvio oggi, fino a sabato 13, il progetto Erasmus Plus - employabilituy on stage, proposto e finanziato dall'Unione Europea e realizzato in sinergia con altri tre paesi europei partner: Spagna (Catalogna), Polonia e Turchia. Il progetto mette in campo un'esperienza particolarmente entusiasmante ed educativa: la realizzazione di un vero e proprio musical in lingua inglese, ovviamente con protagonisti i giovani alunni delle terze della scuola secondaria di primo grado L. Fantappié di Viterbo.

''È ormai consolidata negli anni la partecipazione del nostro istituto alle esperienze di scambio culturale e mobilità degli studenti nell'ambito dei progetti europei (progetto di partenariato bilaterale Comenius con l'Olanda, nell'ambito del programma Llp, Lifelong Learning Programme), - spiegano i docenti - ma con Erasmus Plus si propone un percorso di apprendimento nuovo e più coinvolgente, in cui gli alunni, selezionati tra coloro che hanno dimostrato, oltre a una maturità comportamentale, solide competenze linguistiche e artistiche, diventano protagonisti di un percorso che essi stessi hanno contribuito a costruire''.

Filo conduttore dei quattro musical che verranno proposti nelle diverse sedi dei paesi partecipanti è il tema ''I giovani europei e il problema dell'occupazione: orientamento al mondo del lavoro giovanile''. 

''Sarà proprio l'Italia, - proseguono i docenti - rappresentata dal nostro istituto, a dare l'avvio al progetto il prossimo 11 febbraio, a Santpedor, Catalogna (Spagna), mettendo in scena, in lingua inglese, il primo dei quattro spettacoli che verranno poi rappresentati nei quattro paesi, dal titolo ''La situazione dell'occupazione nel tuo paese''.

I nostri giovani alunni, con i loro coetanei europei, racconteranno un tema particolarmente importante nell'attuale scenario economico europeo, sentito molto vicino anche in così giovane età. Il leitmotiv dell'occupazione e del lavoro sarà infatti l'occasione per scambiare idee, prospettive e proposte tra realtà diverse ma legate da speranze e valori comuni. In tal modo, approfondiranno la conoscenza di tematiche politiche, sociali e culturali contemporanee e si miglioreranno le competenze linguistiche, per acquisire consapevolezza di cittadinanza europea attiva con strumenti a loro più accattivanti e motivanti quali la musica, la danza e la recitazione in lingua inglese' concludono i docenti.

I ragazzi partecipanti sono accompagnati in questa avventura, oltre che dal dirigente scolastico, Alessandro Ernestini, e dalla prof.ssa Antonella Monterosso, che ha curato scenografie e costumi, anche dalle responsabili e traduttrici dell'intero progetto: la prof.ssa Emilia Lazzari, referente e coordinatrice che ha attivato con successo i contatti con la scuola capofila, e la prof.ssa Monica Cavalletti, che si è anche occupata dell'editing video e delle presentazioni on line dei quattro paesi partner.

Il loro entusiasmo e la loro professionalità hanno coinvolto altri docenti e il musical è diventato il frutto del lavoro sinergico tra insegnanti e i loro giovani studenti che, in orario extra-scolastico e per diversi mesi, hanno collaborato nella realizzazione di coreografie, scenografie e testi per allestire al meglio la piece teatrale, lavorando tutti con impegno ma anche con divertimento. Insieme, hanno creato un clima davvero piacevole di confronto e crescita reciproca.

Alcuni studenti si sono, inoltre, occupati dell'esecuzione strumentale dell'Inno europeo, il quale, all'inizio di ciascun musical, verrà suonato dai rappresentanti dei quattro Paesi partecipanti. Altri, invece, hanno realizzato dei video-testi sui quattro paesi.

''Nel mese di maggio - spiegano gli insegnanti - i nostri ragazzi, ospiti delle famiglie dei loro coetanei spagnoli, accoglieranno a loro volta altri studenti per lo spettacolo che proporranno nella nostra città. Tale opportunità, ne siamo certi, offrirà ai nostri giovani studenti gli strumenti adatti per acquisire mezzi comunicativi e competenze culturali validi ed efficaci, spendibili sia nel mondo della scuola che del lavoro, quali mezzi privilegiati e veicolo per l'educazione interculturale. Attendiamo allora il loro ritorno per conoscere dalle loro parole il resoconto di questa di sicuro interessante esperienza''.






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