ANNO 14 n° 88
Ischia in festa per i cento anni di Alberto Laura
I festeggiamenti si sono svolti in Comune
14/01/2020 - 13:25

ISCHIA DI CASTRO - Alberto Laura ha combattuto nella seconda guerra mondiale. Inviato in Albania, si reputa fortunato di non aver mai dovuto sparare contro un altro uomo. Il suo corpo è stato messo a dura prova durante la guerra: l’infezione contratta a causa dell’antitetanica, il congelamento alle gambe ed infine l’amputazione delle dita dei piedi, dopo la quale Alberto Laura è stato rimandato a casa in quanto reduce di guerra.

Oggi quest’uomo buono, un sopravvissuto, ha festeggiato 100 anni presso la Sala Consiliare del Comune di Ischia di Castro, alla presenza del sindaco Dott. Salvatore Serra, dell’Associazione Nazionale Invalidi di guerra, dell’Arma dei Carabinieri, della Croce Rossa e della sezione Avis di Ischia, di cui Alberto ha fatto parte. Tra il pubblico, intervenuto in gran numero, anche la classe III della Scuola Secondaria di Ischia di Castro.

“Alberto è motivo di orgoglio per la nostra comunità”, ha introdotto il Sindaco Serra, “e le nostre famiglie sono state sempre vicine. Ha lavorato presso l’amministrazione comunale, e lo ringrazio anche per il contributo che ha dato al nostro paese. In 10 anni da sindaco ne ho fatte tante di cerimonie, ma credo che questa sarà una di quelle che rimarrà per sempre nella mia memoria”.

Il Presidente regionale dell’Associazione Invalidi di guerra Pier Giorgio Busato, ha aggiunto: “100 anni di vita sono un grande traguardo. La nostra associazione è di poco più grande: ha compiuto 103 anni, durante i quali si è impegnata a portare avanti i valori di pace, libertà, solidarietà e giustizia sociale. Questi valori sono poi rinati, trovando forza nella Costituzione della Repubblica Italiana. Sono costati grandi sacrifici e Alberto ne è testimone. Faccio gli auguri ad Alberto Laura anche a nome del presidente nazionale dell’Associazione Invalidi di guerra Claudio Betti, che ha firmato un attestato di benemerenza che arriverà ad Ischia nei prossimi giorni”.

Quindi è intervenuto il professor Gianpietro Celestini, che si è rivolto soprattutto ai ragazzi della scuola secondaria di Ischia di Castro presenti alla cerimonia, descrivendo loro il contesto della seconda guerra mondiale, lo scenario angosciante all’interno del quale si sono svolti molti degli aneddoti con protagonista Alberto: “Momenti che sembrano scene tratte da un romanzo, talmente lontani da noi, che ci troviamo a vivere in un momento storico nel quale molti dei diritti che oggi diamo per scontati, sono stati ottenuti con grande sacrificio”.

Alberto ha rischiato la vita molte volte: per superare un attacco in Albania, si infila in una buca nella neve accanto ad un commilitone di Canino. La mattina seguente, quando il peggio sembra passato, il tenente della sua compagnia viene falciato da una mitragliatrice. Alberto, insieme ad un altro compagno, lo scorta fino ai soccorsi ed è in quest’occasione che subisce il congelamento delle gambe.

“Avrebbero dovuto tagliare tutta la gamba, ma fu proprio Alberto ad opporsi. Chiese che gli venissero tagliate solo le dita, e lo fece per i suoi cari, per non dare loro un dolore ancora maggiore”, spiega il sindaco Serra. La storia di Alberto è stata raccontata nei dettagli nella Rivista La Loggetta.

“Fa soffrire vedere i giovani non riuscire a relazionarsi con gli anziani, che invece sono colonne portanti della nostra comunità. Alberto è stato un operatore di pace, non solo perché non ha mai sparato un colpo durante la guerra, ma anche perché ha dimostrato negli anni di servizio presso la nostra comunità, di poter essere un intermediario nelle varie situazioni sociali di conflitto; ha saputo creare ponti ed aprire porte al dialogo e alla riconciliazione. Credo che questa sia l’espressione di una grande nobiltà d’animo”, conclude il parroco di Ischia di Castro Don Rossano.

“Avevo preparato tante cose da dire, ma sono troppo commosso”, interviene Alberto alla fine della cerimonia.

 Al termine, un ricco buffet è stato offerto a tutti i presenti dalla famiglia di Alberto.






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