ANNO 14 n° 77
''Io lo avevo detto a 'sti scemotti...''
Piero Camilli a fine partita: ''Arbitro incapace, ma le colpe sono nostre''
25/04/2016 - 02:01

di Eleonora Celestini

VITERBO - Calma e gesso, anche se la rabbia a caldo rischia di prendere il sopravvento. Nulla è compromesso, ma il rinvio della vittoria del campionato brucia. Parecchio. E mette in discussione il futuro di tutti. ''Tante colpe sono le nostre - spiega Piero Camilli a fine gara, dopo essersi trattenuto a lungo a colloquio col figlio Vincenzo sul campo del Rocchi e poi negli spogliatoi con la squadra -, ma ce l'ho anche con l'arbitro. Io lo avevo detto a questi quattro scemotti: le feste prima no, io mi ricordo Roma-Lecce, Perugia-Juve. Ci ho parlato sabato, ho detto 'occhio alla penna'. E penna è stata''.

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Punta il dito contro i suoi, Piero Camilli, rei di non aver affrontato la gara con la giusta concentrazione. 'È colpa nostra, sono incazzato con i miei - aggiunge, tirando per il lupetto di cachemire il tecnico Nofri, senza però mai nominarlo -. La Viterbese ha mollato, ma la rosa è di 26 giocatori, più che mollare loro ha mollato chi li gestisce. La Viterbese normale gliene avrebbe fatti sei al Cynthia, noi da 15 giorni abbiamo un po' mollato. Anche a Olbia ho avuto questa sensazione. L'andamento delle ultime gare mi ha fatto capire che qui nessuno ha la conferma sicura. Gli ultimi accadimenti mi hanno fatto molto riflettere. Mi dispiace per oggi, io ce l'ho con i giocatori e con la gestione squadra. Ci sono giocatori in campo fuori forma e altri che vanno in tribuna, come Mbaye che invece. dovrebbe giocare. Gente che non è in condizione e gioca, altri giocatori non si sa invece che fine abbiano fatto'.

Negli spogliatoi, nell'immediato dopo gara, il patron ha avuto modo di sfogare la sua amarezza direttamente con la squadra, responsabile di aver sbagliato probabilmente approccio al match e di aver subito l'eccessiva pressione per quello che questa gara poteva significare. Per il Comandante però la mancata promozione è responsabilità anche del direttore di gara. ''Indisponente e incapace - attacca -, si è giocato la partita secondo me per come si è comportato. Ha dato loro due rigori dubbi, ma poteva concederli anche a noi in diversi episodi e non lo ha fatto. La cosa più schifosa però è stata che in ogni corner o punizione per loro fermava il gioco e innervosiva i ragazzi con le ramanzine. Un arbitro incapace, è inutile che il commissario di campo ci dica che rigori c'erano: è stata una gestione della gara inaccettabile''.

In chiusura però Camilli cerca di distendere gli animi. Lui con l'Astrea non ci sarà per un impegno familiare importante, ma è certo che per la Viterbese sarà la volta buona. ''Vinceremo domenica prossima - sentenzia -. Oggi sono deluso per il pubblico e per la città, ma il risultato lo otterremo domenica. In fondo quello di oggi è il primo pareggio in casa dell'era Nofri. Basta vincere una partita, vinceremo domenica e poi faremo festa in casa con l'Arzachena''.

Un ultimo pensiero lo dedica al mister del Cynthia, Santolamazza, che a fine partita ha provocato i tifosi della Viterbese con comportamenti non certo di buonsenso. ''Non si fanno in mezzo al campo i selfie col pubblico di casa - conclude - nè ci si toccano gli attributi, sempre che c li abbia. Brutto episodio. Pazienza. Di Santolamazza è pieno, ne incontreremo sempre''.






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