ANNO 14 n° 111
Iniziano i lavori di ripristino del tetto Pronto il progetto per il polo museale
Intervento da 250mila euro, il cantiere aprirà i battenti nei prossimi giorni
27/11/2015 - 02:01

VITERBO – Dopo un paio di rinvii tecnici, stanno per iniziare i lavori di ripristino del tetto del monastero di santa Rosa. Entro una decina di giorni, condizioni meteo permettendo, la ditta di Roma che si è aggiudicata l’appalto da 250mila euro, stanziati dal Ministero per i beni e le attività culturali, allestirà il cantiere. Si tratta di un’impresa che ha già eseguito numerosi lavori per conto della Soprintendenza. I lavori dovrebbero essere completati entro la prossima primavera.

Per il monastero di santa Rosa è in arrivo anche un'altra importante novità: entro la fine dell’anno sarà pronto il progetto per la realizzazione del polo museale. Un intervento da 500mila euro, anch’esso finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali nel 2011, che rischiava di andare perduto proprio perché non era stato ancora presentato un progetto adeguato. Anche in questo caso, ci ha messo una toppa la Soprintendenza competente, assegnando l’esecuzione degli elaborati a un tecnico del settore.

I fondi per il ripristino del tetto furono stanziati dal ministro Darui Franceschini ormai due anni fa, si dice su ''istigazione'' di Giuseppe Fioroni, subito dopo che era stato lanciato l’Sos per le infiltrazioni d’acqua che stavano mettendo a rischio la sala capitolare del monastero, attigua al refettorio antico. Infiltrazioni che, tra l’altro, avrebbero potuto danneggiare in modo irreparabile gli affreschi seicenteschi che adornano le pareti, sui quali, sei anni fa, in occasione del terremoto che distrusse L’Aquila, si aprirono alcune crepe. Si tratta di due pregevoli lunette da qualche tempo sotto osservazione da parte della Soprintendenza a causa delle loro critiche condizioni. Il progetto per il restauro del monastero di santa Rosa che, oltre al ripristino del tetto (sul quale è stato già eseguito un intervento tampone per impedire ulteriori danni), prevede il controllo e l’eventuale sostituzione delle travi in legno che dovessero risultare deteriorate.

Il finanziamento fu inserito nello stesso decreto con cui furono stanziati altri 300mila euro per Villa Lante. Entrambi gli interventi erano stati promessi da Franceschini nel corso di una sua precedente visita a Palazzo dei Priori.

Il progetto per il restauro del monastero di santa Rosa che, oltre al ripristino del tetto (sul quale è stato già eseguito un intervento tampone per impedire ulteriori danni), prevede il controllo e l’eventuale sostituzione delle travi in legno che dovessero risultare deteriorate.

La storia del finanziamento è del polo museale, invece, è singolare e sotto alcuni aspetti avventurosa. ''Nel 2011 - racconta Giulio Marini, all'epoca deputato del Pdl -, parlai con il ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi e gli chiesi di aiutarmi a ottenere i fondi per trasformare l'ex tribunale a piazza Fontana Grande in sede del museo civico, in sostituzione del complesso di piazza Crispi. Bondi mi assicurò il suo interessamento e fu avviata la pratica. Ma - precisa - accadde un imprevisto: per un errore degli uffici del settore lavori pubblici, la pratica giunse fuori tempo massimo. I fondi per l'ex tribunale erano così sfumati. Bondi - rileva Marini - mi disse che c'era una via di fuga per far arrivare a Viterbo 500mila euro, non più per il museo comunale ma per quello del monastero di santa Rosa, per il quale era stata presentata una richiesta di finanziamento. Il secondo dopo - ricorda Marini - detti il mio assenso''.

A quel punto, però, era troppo tardi per inserire il progetto nel bilancio 2010 del Mibact, che era già in esercizio. I 500mila euro furono così imputati sul bilancio 2011. Da allora, per una serie di controverse ragioni, non sono stati mai utilizzati. Ma questa dovrebbe essere la volta buona.





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