ANNO 14 n° 110
Infortuni agricoli, se ne parla all'Università
Convegno in programma per giovedì 23 ottobre
15/10/2014 - 13:48

VITERBO - E’ di ieri l'altro l’ennesima notizia di un infortunio mortale in agricoltura nel Lazio. Una giovane vita è stata stroncata da un infortunio la cui dinamica è ormai più che conosciuta e tristemente nota per il numero di vittime mietute nel settore agricolo: il ribaltamento del trattore.

I dati statistici raccolti dall’Inail in Italia negli ultimi anni mostrano un numero di infortuni con esito mortale che si assesta intorno ai 100-120 casi l’anno: circa un morto ogni 3 giorni! Ma il dato che deve far riflettere maggiormente è che circa l’80% di questi casi sono provocati dal ribaltamento del trattore. Occorre evidenziare come questi dati siano sicuramente sottostimati, non comprendendo, ad esempio, i casi che colpiscono gli hobbisti che usano il trattore saltuariamente e non per motivi professionali.

In caso di ribaltamento del trattore esiste soltanto un modo per salvarsi la vita: restare seduto sul sedile, trattenuto da una cintura di sicurezza, e fidarsi del telaio di protezione in dotazione al trattore (ovviamente quando questo è presente!).

La normativa attuale prevede l’obbligo di installazione (ed uso) sui trattori agricoli di un sistema di ritenzione del conducente (cintura di sicurezza) e di una struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS). Purtroppo molti trattori nella nostra Provincia sono dotati di un arco di protezione di tipo “abbattibile”: le case costruttrici giustificano la presenza di questo dispositivo con la necessità di poter riporre in normali autorimesse i trattori, ma gli agricoltori sfruttano questa possibilità per poter lavorare sotto chioma, nei frutteti (noccioleti, uliveti, ecc.) senza creare danno alle piante e con buone possibilità di circolazione tra le piante stesse. Purtroppo, però, spesso non si rendono conto che così facendo mettono in grave pericolo la loro vita, contravvenendo tra l’altro a precisi obblighi di legge. Ancora peggio, spesso “dimenticano” di sollevare l’arco di protezione durante gli spostamenti su viabilità aziendale ed extra-aziendale (anche sulle strade pubbliche).

Il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro dell’Università degli Studi della Tuscia da anni è impegnato nella ricerca per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei settori agricolo, forestale e agroindustriale. Tra le attività di ricerca, alcune, recenti e condotte anche in collaborazione con l’Inail, hanno dimostrato la possibilità di poter lavorare nei frutteti con trattori dotati di ROPS fissi (non abbattibili) di tipo compatto. La presenza di questo tipo di struttura, sempre unitamente all’uso della cintura di sicurezza, ridurrebbe in modo drastico il numero di infortuni mortali dovuti al ribaltamento del trattore.

Ciò che allo stato attuale appare l’elemento più difficile da contrastare è il comportamento non idoneo dei conducenti di macchine agricole, i quali, come chiunque può verificare semplicemente osservando i trattori in circolazione per le strade della nostra Provincia, tendono a sottostimare gravemente il rischio, mantenendo abbassato l’arco di protezione.

Allo scopo di cercare di sensibilizzare gli agricoltori (professionisti ed hobbisti) sul problema, il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza sul Lavoro del DAFNE sta per avviare una campagna denominata “Solleva l’Arco”. La campagna di sensibilizzazione è sostenuta volontariamente dai docenti e ricercatori del laboratorio, senza alcun ricorso a fondi pubblici, e sarà presentata in occasione del “Safety Day”, organizzato in collaborazione con il Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro della ASL di Viterbo e lo Spin-off accademico SEA Tuscia, giovedì 23 ottobre presso l’aula blu della ex Facoltà di Agraria di Viterbo.

La giornata di studio, la cui partecipazione è libera e gratuita, si inserisce nell’ambito della Settimana europea per la sicurezza e salute sul lavoro e sarà incentrata, oltre che su questa tematica, su un altro argomento di crescente interesse: il rischio da stress lavoro-correlato.

Il programma della giornata è disponibile sul sito www.ergolab-unitus.com.

 






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