ANNO 14 n° 117
''Incubo Cotral, corse cancellate e orari inutili''
Il sindaco Ghinassi scrive all'azienda di trasporti e alla regione Lazio
21/09/2017 - 11:47

ACQUAPENDENTE - Il sindaco di Acquapendente Angelo Ghinassi invia una nota informativa avente per oggetto ''Disagi Cotral'' al Dottor Lucio Turriziani, direzione esercizio Cotral Sal e per conoscenza al dottor Michele Civita, assessore politiche del territorio e mobilità Regione Lazio:

Il primo giorno di scuola è stato per molti studenti di Acquapendente un giorno infausto per i disagi nei trasporti causati dalla Cotral: corse cancellate, nuovi orari rivoluzionati non comunicati preventivamente, ritardi generalizzati. 

Il modo ''sorprendente'' di come ciò è avvenuto e la motivazione data non descrivono certo una situazione di efficienza, in un territorio periferico e svantaggiato come quello di Acquapendente che ha nel pullman della Cotral l’unica possibilità di trasporto pubblico. In particolare, si segnala l’inadeguatezza della modalità ''cadenzata'' del nuovo orario verso Viterbo che non tiene conto delle effettive esigenze dell’utenza: nelle fasce orarie di maggiore utilizzo le corse sono rarefatte e costringono gli utenti, e tra questi anche molti studenti non ancora maggiorenni, ad attese di oltre mezz'ora per tornare a casa.

L’incremento delle corse e, soprattutto, l’introduzione della logica intermodale con il treno sono state accolte favorevolmente. Tuttavia, la concentrazione con la sola stazione di Orte non favorisce i cittadini del nostro territorio che utilizzano prevalentemente la stazione di Orvieto. 

Sarebbe auspicabile introdurre delle corse in coincidenza con i treni verso Roma a maggiore utenza della mattina e della sera.

Nella sostanza in sintesi si chiede:

1) il ripristino del precedente orario perché più funzionale alle esigenze dell’utenza;

2) la certezza ed l'affidabilità del servizio, che al momento non sono garantite a causa dell'insufficienza di personale per la conduzione dei mezzi;

3) una comunicazione corretta e tempestiva degli eventuali disservizi;

4) un collegamento migliore con Orvieto, per gli studenti e per chi ha necessità di viaggiare in treno;

5) in generale una comunicazione più precisa e puntuale agli utenti, in particolare per ciascun cambio di orario.

Da rilevare, infine, la vetustà del parco macchine il cui ricambio, nonostante gli annunci della Regione Lazio, sembra non riguardare il territorio dell’Alta Tuscia, interessata da guasti sempre più frequenti, anche durante le corse.

Sempre più spesso gli utenti aquesiani rimangono a piedi perché il pullman non parte oppure si rompe. 

E' un dato di fatto, e questo non fa onore a chi gestisce un servizio pubblico di trasporto e crea situazioni di disagio, di rabbia e di sfiducia negli utenti, che in quanto cittadini, è bene ricordarlo, hanno anche qualche diritto.






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