ANNO 14 n° 89
Inclusione sociale di Facciamo per cambiare
''Dal mese di agosto scorso abbiamo lavorato ad un progetto sportivo''
15/12/2017 - 10:04

ORTE - Riceviamo e pubblichiamo da Facciamo per Cambiare:

''Con l’arrivo delle festività natalizie speravamo di poter regalare un Natale migliore ai bambini ma purtroppo, con dispiacere non ci siamo riusciti'' A dirlo è il Direttivo dell’Associazione culturale Facciamo per Cambiare di Orte che ci ha inviato una lettera aperta.

''Dal mese di agosto scorso abbiamo lavorato ad un progetto sportivo di inclusione sociale. Avevamo in animo di donare a 10 bambini e bambine le cui famiglie presentavano situazioni di fragilità economica, un Natale migliore dando loro la possibilità di iniziare, da gennaio 2018 e per un anno consecutivo, a praticare sport a titolo completamente gratuito presso una struttura che aveva dato disponibilità ed interesse a questa iniziativa e che, per la circostanza, avrebbe fornito anche il materiale tecnico-sportivo a questi giovanissimi.

Tutto molto semplice: la struttura dava la diponibilità degli spazi, delle attrezzatture e degli istruttori dei corsi chiedendo in cambio l’abbuono della tassa sui rifiuti, il Comune di Orte si sarebbe dovuto occupare di redigere la graduatoria dei bambini aventi diritto e la nostra associazione si sarebbe occupata della redazione dei documenti necessari e di fare da connessione tra famiglie e struttura.

Presentato l’Accordo di Programma ed inviati tutti i documenti all’assessore di Orte competente, abbiamo ricevuto prima un riscontro positivo ed un plauso che, dopo qualche settimana però, si è tramutato in una difficoltà tecnica dovuta al fatto che “è complicato fare un abbuono fiscale secondo il parere del nuovo segretario comunale”. Di fatto la prima bozza di accordo comportava un mancato introito al Comune di Orte di circa 500 euro/anno (la tassa sui rifiuti che la struttura chiedeva in abbuono) a fronte di un servizio erogato di circa 5.000euro/anno (il costo che la struttura avrebbe sostenuto per erogare il servizio sportivo ai 10 bambini).

Ci venne chiesto, sempre dall’assessore di Orte competente, come associazione intermediaria, di modificare l’accordo ed eliminare la parte in cui la struttura chiedeva l’abbuono della tassa sui rifiuti.

La risposta ci lasciava piuttosto basiti dato che questo tipo di iniziative sono divenute di uso quotidiano da parte degli enti comunali che, attraverso questi partenariati pubblico-privato-associazionistico, riescono a fornire servizi, soprattutto per le categorie più deboli come i bambini, senza intaccare le casse comunali.

Basti pensare che iniziative simili sono state proposte ed incentivate dallo stesso Comitato Olimpico Nazionale Italiano a livello nazionale.

A settembre abbiamo ripresentato l’Accordo di Programma modificato come da richiesta dell’ente, per il tramite dell’assessore competente, grazie alla totale disponibilità dei titolari della struttura.

Questa volta sarebbe stato totalmente a titolo gratuito tutti i costi erano assorbiti dalla struttura, nessuno abbuono fiscale veniva richiesto. L’amministrazione del Comune di Orte avrebbe soltanto dovuto provvedere a definire le graduatorie dei bambini che, meno fortunati, ne avevano diritto dato che i dati sensibili per opportunità preferivamo venissero gestiti da un’ente pubblico a segnale di garanzia.

Lo abbiamo riproposto all’amministrazione comunale attraverso l’assessore competente che dal 31 ottobre non ha più risposto a chiamate, messaggi e mail. L’amministrazione comunale si è resa irreperibile. Così facendo tutto il progetto è venuto meno.

Nessuna famiglia in difficoltà economica potrà beneficiare di questa possibilità. Abbiamo sempre pensato che lo sport sia elemento di inclusione sociale e di vicinanza economica alle famiglie in difficoltà: cosa c’è di più bello che potersi permettere di far fare ai propri figli le stesse cose degli altri; non è forse questa l’uguaglianza?''.






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