ANNO 14 n° 89
Inaugurate stamattina le sale affrescate del Palazzo dei Papi
06/07/2012 - 16:07

di Alessandra Pinna

Novecento metri quadri di sale da destinare a spazi espositivi del Palazzo dei Papi e il restauro di alcuni affreschi che risalgono al 1200 sono stati inaugurati questa mattina dal vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli all’interno del Palazzo dei Papi. Il costo della ristrutturazione è stato di 500mila euro, stanziati dalla Diocesi di Viterbo e dalla fondazione Monte dei Paschi di Siena.

Gli importanti affreschi sono stati ritrovati dopo l’arrivo del nuovo vescovo durante una visita all’interno del palazzo, precisamente in una soffitta. Lo studio della sala e degli affreschi è stato affidato allo storico d’arte Fulvio Ricci.

“Il ringraziamento va alla fondazione Monte dei Paschi di Siena – ha sottolineato il vescovo Fumagalli nel suo intervento di apertura – che con il sostanzioso contributo oltre a quello della nostra Diocesi è riuscito ad aumentare il valore culturale e storico del Palazzo dei Papi e della nostra città. Mi piace sottolineare il perché sono stati fatti questi lavori. Innanzitutto perché sono utili alla promozione dell’uomo per promuovere la vera cultura nelle persone e perché questi spazi e strumenti non rimarranno solo a servizio della comunità ecclesiale, ma dell’intera comunità di Viterbo. Servizio per nuovi approfondimenti culturali, religiosi, ma soprattutto per promuovere l’uomo vera essenza di ogni cosa”. La ricerca, appena avviata, ha portato alla valorizzazione affreschi che da secoli sono rimasti nascosti e sconosciuti.

“Il Palazzo dei Papi – ha sottolineato l’ingegner Santino Tosini, direttore dell’ufficio Beni Culturali della Diocesi di Viterbo e direttore dei lavori di restauro – da oltre 300 anni non è stato alterato nella sua storia, ma solo arricchito di nuove scoperte. Questi spazi saranno messi a disposizione di tutti per la promozione della cultura e gli affreschi rinvenuti saranno nei prossimi mesi motivo di approfondimento e datazione precisa prima della divulgazione ufficiale”. L’affresco ritrovato all’interno della sala ritrae lo stemma di Viterbo: il leone con la palma (la palma, stemma della città di Ferento, fu inserita nel blasone dopo la distruzione della vicina cittadina avvenuta dagli stessi viterbesi nel 1172).

‘’Gli affreschi ritrovati nel palazzo sono eccezionali – ha commentato Fulvio Ricci – sia sul piano artistico che storico. Si tratta di dipinti narrativi che raccontano la storia di quell’epoca’’. All’inaugurazione hanno partecipato anche il direttore del centro di documentazione diocesano, Luciano Osbat, il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, il vicesindaco Enrico Contardo, il soprintendente dei beni architettonici e paesaggistici del Lazio Giorgio Palandri e il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Gabriello Mancini.

 

 






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