ANNO 14 n° 115
''In viaggio con Paolo. Una vita piena: vai e vinci''
Uno spettacolo dedicato al ragazzo scomparso 3 mesi per una malattia
14/12/2017 - 09:42

TUSCANIA - La mattina del 13 dicembre 2017 al teatro ''Il Rivellino'' di Tuscania, il Liceo Scientifico G. Galilei ha invitato le scuole, elementari e medie, e i cittadini di Tuscania per partecipare a ''In viaggio con Paolo – Una vita piena: Vai e vinci!''.

Quello che i partecipanti hanno vissuto è stato un vero e proprio spettacolo che nasce con un motivo preciso: tre mesi fa, a causa di una malattia, è venuto a mancare Paolo Fornai, un giovane tuscanese di 19 anni, un liceale, un attore, un musicista, uno scout.

Così il Liceo Scientifico, nel quale Paolo aveva studiato e nello scorso anno scolastico sostenuto con successo la maturità, ha fatto da coordinatore tra le varie associazioni e realtà dove Paolo partecipava, dando vita ad un grande evento: dopo il benvenuto di Andreina Ottaviani, dirigente scolastico del Liceo Scientifico, e di Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania, il conduttore dell’evento, Stefano Fapperdue, ha dato via al viaggio tra musica, teatro e testimonianze.

Hanno partecipato all’evento le band The Background e The Five Good Reason, i compagni del corso teatrale To act Lab, i ragazzi degli scout – che hanno intitolato il loro clan proprio a Paolo Fornai – Don Luca, parroco di Tuscania, e Don Gianluca, assistente diocesano dell’Unitalsi, e per finire Don Giosy Cento, che ha commosso l’attento pubblico con le sue storie di vita e intrattenuto con le sue più famose canzoni.

In conclusione dello spettacolo, il dirigente scolastico Ottaviani torna sul palco, insieme alla professoressa Mariella Gentile, alla vicepreside Giuliana Peppetti e agli ex compagni di classe di Paolo, per consegnare una targa alla famiglia Fornai e ringraziarla così per la donazione del defibrillatore al liceo. L’istituto G. Galilei e il teatro Il Rivellino erano collegati da un filo, sul quale i ragazzi del liceo hanno appeso i loro ricordi e i loro pensieri.

La chiave di lettura che questa mattina ha fornito ai giovani partecipanti, a tutti i cittadini e non – e che forse anche grazie a questo breve articolo può arrivare a voi lettori – è una promessa con noi stessi: guardare al passato, ricordando un ragazzo impegnato con passione nel sociale, nell’arte e nell’altruismo, per voltarci più coscienti verso il futuro, inseguire e coltivare le proprie aspirazioni e credere nella possibilità di essere partecipi nel progetto di un mondo migliore.

 






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