ANNO 14 n° 107
In vendita una delle farmacie comunali
Sul mercato anche le quote dell'Interporto di Orte e un ramo della Francigena Convocata d'urgenza la seconda commissione per decidere sulle partecipate
16/12/2014 - 01:00

di Roberto Pomi

VITERBO - Partecipate, il Comune di Viterbo pronto a vendere una farmacia ed esternalizzare il ramo del tecnologico in capo a Francigena. Possibile anche l’uscita dalla Società Interporto Centro Italia di Orte.

Sono questi i temi all’ordine del giorno della seconda commissione, convocata d’urgenza per oggi pomeriggio alle 16 a Palazzo dei Priori.

Al centro una proposta di deliberazione che contiene due punti: la valutazione e ricognizione delle società partecipate strategiche e l’avvio del processo di dismissione/liquidazione di quelle valutate non strategiche.

L’argomento è piuttosto delicato ed è prevedibile grande fermento. La proposta non interviene a mutare la posizione del Comune nella partecipate legate al servizio di gestione dell’acqua: Talete e Siit. Punta invece a mettere sul mercato l’intero settore tecnologico di Francigena. Si tratta di un’eredità del Cev, che ha a che fare con la manutenzione degli impianti di riscaldamento in uso e di proprietà dell’amministrazione comunale e del controllo sugli impianti termici. Punto spinosissimo e molto scivoloso sembra destinata a essere la vendita di una farmacia Francigena. La partita che si apre su questo fronte è piuttosto delicata. Vendere una farmacia, secondo indiscrezioni quella de La Quercia, e addossare il personale sull’altra (Santa Barbara) rischia di essere un colpo mortale per le casse della partecipata. Sempre che, visti i tempi, si riesca a trovare ancora un acquirente non a prezzi di svendita.

Possibile anche l’uscita del Comune di Viterbo da Società Interporto Centro Italia spa, di cui detiene il 9,39%. Nella proposta che la maggioranza intende discutere in commissione infatti si delinea un bivio: o si individua una diversa soluzione gestionale, mettendo il servizio di gestione sul mercato ed eliminando l’attuale soggetto gestore (Gestione Interporto srl) scelto con convenzione, o si dà mandato al sindaco di uscire dalla partecipata. Si attende un martedì di fuoco.





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