ANNO 14 n° 111
In tribunale deposizione a luci rosse
04/03/2021 - 15:07

VITERBO - Davanti al Collegio del Tribunale presieduto dalla Dr.ssa Massini, in un’aula affollata da curiosi ed avvocati convenuti anche per un altro “interessante” processo, un giovane testimone nel procedimento a carico della maitresse cinese organizzatrice di un centro massaggi in via Garbini si è lasciato andare a descrizioni piccanti.

Come forse qualcuno ricorderà, nell’estate del 2017 i Carabinieri dopo indagini partite l’anno precedente procedettero a porre sigilli ad un “centro benessere” che in realtà era una casa d’appuntamenti, una volta si sarebbe detto “casino”.

La pubblicità accattivante sparsa in Città reclamizzavano miracolose prestazioni curative, ma in realtà, oltre ai massaggi venivano offerte “ordinarie” prestazioni sessuali.

E’ quanto infatti ha riferito il testimone ascoltato ieri.

Il giovane, all’epoca ventenne, desideroso certamente di cercare una “nave scuola” per iniziarsi ai piaceri del sesso, si recò all’appuntamento convenuto, poi, dopo subito dopo un massaggio, ebbe un’erezione che fu assecondata da una ragazza cinese che lo trattò a mani nude sino alla eiaculazione. Disinvolto il teste che non ha celato nessun particolare della sua esperienza che comunque gli era costata 60 euro.

Altri testi, cioè clienti della “casa” dovranno essere ascoltati, anche ieri. Infatti, dalla Procura, ne erano stati citati alcuni. Nessuno però si è presentato. Certamente per vergogna e riservatezza dover pubblicare loro frequentazioni.

La prossima udienza fissata al 7 luglio saranno però accompagnati in aula dai carabinieri.






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