ANNO 14 n° 79
In fila a inseguire il sogno del cinema
Per il film 'Troppa Grazia' si cercano comparse ed č subito pienone
23/07/2017 - 03:16

VITERBO - Il sogno di fare cinema non ha età e non conosce sacrifici. Poco importa se la posta in palio è una piccola comparsa e se si andrà sul grande o piccolo schermo. Basta il semplice “miraggio” di poter passare, anche solo di sfuggita davanti alla telecamera, per alimentare le speranze.

Lo sanno bene le centinaia di persone che negli ultimi due giorni si sono presentate ai provini per la comparse del film “Troppa Grazia” di Gianni Zanas con Elio Germano che verrà girato a Viterbo e provincia dal 31 luglio al 15 settembre.

Tantissimi, giovani e meno giovani, hanno sfidato la calura e hanno atteso anche diverse ore in fila sotto il sole per poter partecipare al casting che si è tenuto presso la Sala Mostre dell’Università della Tuscia. Tutti armati di sorriso, di grande pazienza e qualcuno anche con un pizzico di emozione (Clicca QUI per vedere tutte le foto).

Già, perché accanto agli habitué – per qualcuno fare la comparsa è diventato quasi una sorta di secondo lavoro vista la partecipazione anche ad altre serie tv – c’erano numerose new entry pronte a vincere la timidezza e a “buttarsi” nel mondo incantato del cinema.

C’è anche da dire che Viterbo ha il cinema un po’ nel dna. La straordinaria bellezza di un territorio ricco di storia come quello della Tuscia ha fatto da location tra gli altri, solo l’anno scorso, a “The young pope” la serie tv diretta da Paolo Sorrentino, e alla fiction di successo “I Medici”.

A inizio dell’anno ha fatto clamore la notizia che Steven Spielberg ha scelto Viterbo e la Tuscia per ''The Kidnapping of Edgardo Mortara'', cioè ''Il rapimento di Edgardo Montara'', tratto dall'omonimo romanzo del premio Pulitzer David Kertzer.

Intanto in questo scorcio d’estate il territorio ospiterà tre produzioni, oltre a “Troppa Grazia”, sono in corso a Civita di Bagnoregio le riprese di “Matrimonio Italiano” mentre a breve partiranno anche quelle di “Il Primo Re” di Matteo Rovere.






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