ANNO 14 n° 109
In carrozzina interrompe Consiglio, ''Il Comune ci restituisca la casa''
Palazzina a fuoco al Carmine: fermi i lavori per risanare lo stabile. Arena riceve l'uomo a parte
24/06/2019 - 06:50

VITERBO - (S.L.) - “Dopo sei mesi penso che qualsiasi persona civile avrebbe fatto questa rimostranza”.

Franco Delle Monache, 74 anni, da dieci su una sedia a rotelle, giovedì scorso si è reso protagonista di una piccola ma eclatante protesta contro il Comune: dopo essersi fatto accompagnare fino a Palazzo dei Priori, ha interrotto la seduta del Consiglio dedicato alla situazione del carcere di Mammagialla per chiedere che gli fosse restituita casa, un appartamento che si trova all’ultimo piano di uno stabile in via Vico Squarano. E’ la palazzina dove, alla vigilia di Natale, a causa di un incendio partito dal sottoscale morì un ragazzo del Gambia. I lavori per la bonifica dell’edificio non sono ancora terminati. E le famiglie, ufficialmente, non possono rientrare. Alla fine l’uomo, accompagnato in una sala a parte, è riuscito a parlare privatamente con l’assessore Barbieri e con il sindaco Arena, che si sono impegnati a risolvere il problema.

In realtà nell’appartamento in questione ci viveva il figlio di Delle Monache, sposato e con un bambino autistico. ''La sera del rogo i vigili del fuoco li hanno salvati uno a uno con l’autoscala'', racconta Franco. Dal 24 dicembre vivono tutti e cinque insieme – Delle Monache ha una moglie – in un appartamento che si trova sempre al Carmine: “Li ho ospitati ovviamente da me, ma dopo sei mesi i disagi sono notevoli. La convivenza non è facile con due disabili in casa. Mio nipote, inoltre, tolto dall’ambiente che gli era familiare soffre moltissimo''.

“Perché ho deciso di presentarmi in Consiglio e intervenire? Forse non erano né la sede opportuna e neanche il momento – risponde sempre il 74enne - ma cosa altro avrei dovuto fare. Sono mesi che mi sento prendere in giro. In Consiglio, dopo l’appello e l’intervento del sindaco ho alzato la mano per chiedere la parola. E gentilmente me l’hanno concessa”.

L’uomo racconta che dopo tanto tempo la bonifica dell’immobile a opera del Comune non è ancora conclusa. ììLa bonifica era iniziata, ma si è interrotta. Le scale devono essere ancora riverniciate, le porte sostituite e poi manca la luce per le scale. In realtà è sempre mancata. Il Comune dovrebbe farsi carico dell’allaccio''.

Dice sempre Delle Monache: ''Prima mi sono rivolto agli uffici del Patrimonio, poi ai Servizi Sociali per sapere se nel frattempo potessero trovare per mio figlio un’abitazione provvisoria, ma niente. Infine ho cercato di mettermi in contatto con l’assessorato ai Lavori Pubblici, ma inutilmente. L’ultima volta, tre giorni fa, ancora non rispondeva nessuno al telefono''.

Barbieri ha promesso di ricontattarlo già oggi, mentre il sindaco dovrebbe farsi vivo nel corso di questa settimana. A Delle Monache non resta che sperare che questa sia veramente la volta buona, per lui e per la famiglia di suo figlio.






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