ANNO 14 n° 111
In cantiere con la mascherina, il 70% dell'edilizia ha ripreso a lavorare
Agostini (Filca Cisl): ''Ma nella Tuscia č necessario sbloccare subito le opere pubbliche, lo Stato deve semplificare''
07/05/2020 - 06:30

di Simone Lupino

VITERBO - Edilizia: superata la fase uno, in pochi giorni nella Tuscia il 70 per cento delle imprese ha già ripreso a lavorare. Tra le novità relative alla sicurezza, l'obbligo per gli operai di usare la mascherina in cantiere.

Nonostante i dati positivi non esulta però Francesco Agostini, segretario della Filca Cisl: ''Per uscire dallo stato di crisi in cui ci trovavamo già prima di questa emergenza e per dare ossigeno all’indotto è necessario che vengano sbloccate le opere pubbliche: l’ospedale, il raddoppio della Cassia, il completamento della Orte-Civitavecchia su cui abbiamo appreso la notizia del possibile commissariamento. In questo momento lo Stato deve fare semplificazione vera''.

Agostini, come si presenta la situazione del settore dopo la fine del lockdown?
''Siamo ripartiti anche noi il 4 maggio. Rispetto ad altri settori possiamo dire di stare meglio. Già a metà aprile alcune aziende avevano fatto richiesta in Prefettura per poter ripartire con alcuni lavori di urgenza. A oggi resta fermo solo il 30-35 per cento, che probabilmente sta sfruttando tutto il tempo della cig per riorganizzarsi al meglio''.

L’edilizia, si sa, non è un settore a sé. Ma fa da traino ad altre attività…
''Cave, cemento, manufatti: ci sarà un elastico di un paio di settimane per vedere gli effetti di questo trand sui comparti correlati, ma si vedrà. Molti sono ancora chiusi, anche se alcune aziende del legno hanno già chiesto di ripartire''.

Nelle settimane scorse la situazione per i lavoratori dell'edilizia sembrava molto più drammatica. Che cosa è cambiato?
''La paura era legata alla durata delle misure restrittive che nessuno in quel momento poteva prevedere. Il protrarsi dello stop oltre i due-tre mesi poteva mettere in difficoltà le aziende locali. Nel Viterbese si tratta di microimprese con 4 dipendenti, poco strutturate. Il rischio era che alla ripartenza non avrebbero trovato più occupazione. Anche la stagione ci ha aiutato''.

Parlava di un settore in crisi. Cosa intende?
''In pochi anni in provincia abbiamo perso quasi il 60 per cento forza lavoro, passando da 5mila lavoratori a meno di duemila. Per questo diciamo che c'è la necessità di far ripartire assolutamente le opere pubbliche''.

Sicurezza, come si lavora in cantiere oggi?
''Sono statei introdotte alcune normespecifiche: all’ingresso del cantiere agli operai va rilevata la temperatura; all’interno invece le lavorazioni devono essere seguite rispettando il distanziamento sociale; e poi, mascherine obbligatorie fornite dall’azienda e sanificazione dei locali frequentati dai lavoratori. Dall’ultimo decreto infine è diventato obbligatorio istituire un comitato aziendale per ottemperare agli obblighi sulla sicurezza. Per le aziende che non avessero la possibilità di organizzarsi in proprio, ci sono a disposizione gli enti bilaterali come la scuola della cassa edile dove è stato istituito già un tavolo''.







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