ANNO 14 n° 107
In cammino sulle orme di san Rocco
Da Acquapendente a Bagnaia i pellegrini hanno percorso 70 km
29/08/2016 - 02:00

ACQUAPENDENTE - Acquapendente non sarà Canterbury. E Bagnaia non sarà Roma – cosa tutta da vedere comunque, provate a chiedere a un ''dentrano'' e poi ne riparliamo -. E però, quello che conta è il sentimento. Meglio, lo Spirito, con la S maiuscola. Quello che ti fa sentire a casa ovunque ti trovi e ti fa stringere mani che non hai mai visto prima come fossero fraterne. Un collante più forte del Bostick che di segni ne lascia solo nell’anima. Succede così che un gruppo di pellegrini provenienti da tutta Italia decida di caricarsi uno zaino sulle spalle e mettersi in marcia sulle orme di San Rocco.

Da Acquapendente a Bolsena, quindi su fino a Montefiascone per arrivare a Bagnaia con il bordone della fede stretto tra le mani e nel cuore pronto a sorregge ogni passo. Quattro paesi che venerano il santo francese che, proprio nella cittadina al confine tra Lazio e Toscana, compì il suo primo miracolo, guarendo la popolazione da un’epidemia di peste che nella seconda metà del XIV secolo mieteva vittime e minacciava l’Europa intera.

''Da quel momento – dice Graziano Buzzi, tra i promotori del cammino – la fama di santità di Rocco, cagionevole di salute, aveva deciso di attraversare le Alpi per arrivare fino a Roma portando la luce, con il suo esempio e la sua dedizione, in un momento cupo per l’Europa, dove l’odore dell’incenso in primavera si spandeva più forte dell’odore dei fiori di campo, un frangente in cui insomma, la morte era presenza schiacciante tra le gente''. Una gente che ricorda e non dimentica, a Montpellier – dove nacque – a Voghera, (dove morì in carcere dopo grandi sofferenze, con fama di santo), come nella Tuscia dove, da tre anni a questa parte, convergono decine di persone pronte a calcare le strade dove i piedi del santo si posarono.

''Il numero – prosegue Buzzi – è in continuo aumento, vedere tutto questo entusiasmo è ciò che ci rende orgogliosi del nostro lavoro. Le orme di San Rocco non sono solo un cammino di fede, ma un viaggio alla riscoperta di se stessi. Camminare sui passi della storia ci fa sentire parte di un’umanità che è una grande famiglia e che mai deve smettere di considerare fratelli e sorelle gli uomini e le donne che incontriamo''.






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