ANNO 14 n° 79
Imprese straniere in crescita nella Tuscia
Un aumento del 3,5% secondo l'indagine di Unioncamere-Infocamere
14/02/2018 - 09:19

VITERBO – Continuano ad aumentare le imprese straniere in Italia e nella provincia di Viterbo. È quanto emerge dell’indagine condotta da Unioncamere-InfoCamere a partire dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio, sulla presenza in Italia di imprese guidate da persone nate all’estero con riferimento al 2017.

Pur mostrando ritmi di crescita inferiori rispetto al passato, lo scorso anno il saldo tra aperture e chiusure di aziende guidate da persone non nate in Italia nella provincia di Viterbo fa segnare un segno positivo. È infatti del +3,5% il tasso di crescita del 2017 con la nascita di 88 imprese straniere. Il sistema delle imprese straniere a Viterbo si attesta così a 2.588 imprese registrate, con una incidenza del 6,8% sul totale delle imprese, indice di una popolazione immigrata sempre più attiva nello scenario economico locale.

Nella regione Lazio il tasso di crescita nel 2017 è stato del +4,3%, con una incidenza dell’11,9%, mentre in Italia il tasso di crescita si attesta al +3,4% con un’incidenza del 9,6%, una realtà ormai strutturale nell'ambito del nostro tessuto imprenditoriale.

Quando parliamo di imprese straniere ci riferiamo a quell'insieme di realtà imprenditoriali in cui la presenza di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50%, mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite.

Il settore in cui le imprese di stranieri sono maggiormente presenti nella Tuscia in termini di incidenza percentuale è quello delle costruzioni (705 imprese, il 14,4% di tutte le imprese iscritte), seguito dal commercio (931 imprese con una incidenza dell’11,5%). Seguono il settore dei servizi alle imprese (6,8%), del turismo (5,6%) e i trasporti e spedizioni (4,9%).

Per quanto riguarda la forma giuridica in termini percentuali, si registra una forte presenza di imprese individuali, oltre l’80%, mentre le società di persone rappresentano il 12,6% e le società di capitali appena il 5,1%.

Romania, Marocco, Albania e Cina: è da questi paesi che provengono, con riferimento alle sole imprese individuali (le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), le comunità più numerose di imprenditori immigrati. La Romania, con 924 imprese individuali esistenti alla fine di dicembre 2017, è la nazionalità più rappresentata, segue a molta distanza il Marocco con 302 imprese individuali, l’Albania con 157 imprese individuali e la Cina con 136. Per ogni nazionalità esiste una specializzazione produttiva: la comunità imprenditoriale rumena e albanese sono molto presenti nel settore delle costruzioni, mentre il 90% circa di quella marocchina nel settore del commercio. Anche gli imprenditori cinesi sono molto presenti nel settore del commercio e della ristorazione.






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