ANNO 14 n° 89
Ilva - Ministro Passera: ''No a spegnimento impianto''
18/08/2012 - 09:19

'Auspichiamo che non vengano prese decisioni che siano irrimediabili nelle loro conseguenze'. A dirlo, a Taranto, al termine di un vertice sull'Ilva, il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera. 'La collaborazione con la magistratura è e sarà totale'. La decisione irrimediabile, a cui fa riferimento Passera, è quella dello spegnimento dell'impianto, disposto dal gip Patrizia Todisco. Passera poi definisce quella di oggi una 'tappa importante' e sottolinea che 'il governo nel suo insieme si sente impegnato'. 'Oggi c'é stato chiaro e forte il consenso su una questione di fondo - ha aggiunto - non ci può essere una scelta tra la salute e il lavoro'.

 

CLINI, DA AZIENDA RISPOSTA POSITIVA - Parla di una 'reazione positiva dell'Ilva' il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. E nel corso della conferenza stampa, al termine del vertice che si è svolto oggi a Taranto, spiega anche che la nuova Aia 'recepisce le prescrizioni del gip fatta eccezione di quelle sulla fermata degli impianti'. Non solo. Clini ha sottolineato che recepisce anche le 'disposizioni Ue in merito alle tecnologie, le indicazioni della Regione Puglia e tiene conto delle decisioni del Tar in merito alla prima Aia 2011'.

 

PASSERA, MAGISTRATURA AIUTI PROCESSO AMMODERNAMENTO - 'Si convinca la magistratura ad aiutare il processo di ammodernamento dell'Ilva in modo tale che l'azienda sia totalmente in linea con le regole, ma che questo non porti alla chiusura dello stabilimento'. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, nel corso della conferenza stampa di Taranto. 'In una fase così iniziale della procedura giudiziaria sarebbe per noi sbagliato che venissero prese delle decisioni, quelle sì irreversibili, che potrebbero causare un danno non più recuperabile. Se questo si evita e poi lavorando tutti sull'Aia e facendo riconoscere il lavoro che sarà fatto a livello di Aia, anche la magistratura potrà prendere meglio le sue decisioni sul futuro - ha aggiunto -; poi, sul passato è un altro discorso'.

 

CLINI,DA ALCUNI MEMBRI COMMISSIONE REMISSIONE MANDATO - 'Ho già preso atto della decisione spontanea e non richiesta di alcuni membri (della commissione che ha stilato l'Aia 2011, ndr) di mettere a disposizione il loro mandato'. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Clini, facendo probabilmente riferimento ad uno dei componenti della Commissione, Ticali, che compare proprio nelle intercettazioni sull'inchiesta Ilva bis. E comunque, spiega ancora Clini, la Commissione che si occuperà della nuova Aia non è uguale a quella che si occupò dell'Aia 2011. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, dice di aver letto sui giornali le intercettazioni che 'metterebbero in evidenza un cointeresse tra alcuni componenti della Commissione (che ha stilato l'Aia 2011, ndr) e l'Ilva'. 'Su questo ho chiesto immediatamente spiegazioni - dice Clini - la direzione competente mi sta preparando un rapporto'. 'In ogni caso l'impegno che io ho chiesto è di lavorare nei prossimi 40 giorni intensamente richiede risorse aggiuntive e competenze aggiuntive - sottolinea - che vengono dall'Istituto superiore per la ricerca ambientale, e da un'integrazione dei gruppi istruttori che devono occuparsi dell'autorizzazione'.

 

VENDOLA, GOVERNO NON RICORRERA' A CONSULTA - Il governo non ricorrerà alla Consulta contro la decisione del Gip di Taranto di fermare la produzione dell'Ilva. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Vendola, dopo l'incontro con i ministri a Taranto definendo 'positiva' la decisione del governo di non arrivare ad un 'conflitto nelle forme più aspre con la magistraturà. Il governo 'deve fare uno sforzo supplementare e mettere in campo più risorse per il risanamento e la riqualificazione di Taranto'. Lo ha detto il presidente della Puglia, Nichi Vendola al termine dell'incontro con i ministri a Taranto sottolineando che però 'il ruolo decisivo spetta all'Ilva' e il piano presentato oggi dall'azienda è solo un 'primo inizio'.

 

FERRANTE: 'DALL'AZIENDA 146 MLN PER L'AMBIENTE' - 'Abbiamo già impegnato e finanziato 90 milioni di euro e abbiamo in animo di finanziarne a breve altri 56: per un totale di 146 milioni che l'Ilva mette per l'ambiente'. Lo ha detto il commissario dell'Ilva, Bruno Ferrante, incontrando i giornalisti dopo il vertice con i ministri a Taranto. L'Ilva, anche in questi giorni, sta continuando a produrre. Ma lo sta facendo 'al minimo'. Questo, ha spiegato il presidente Bruno Ferrante, 'non per l'autorità giudiziaria ma perché il mercato ci richiede quella quantità di prodotto'.

 

L'Ilva 'accoglie con favore l'iniziativa del ministro Clini di aprire subito un tavolo per la nuova procedura Aia', ha aggiunto. La prima riunione del tavolo per definire la nuova Autorizzazione integrata ambientale, ha aggiunto Ferrante, si terrà già lunedì a Roma. 'C'é l'impegno a velocizzare al massimo le procedure'. 'Non siamo fuorilegge. La legge l'abbiamo sempre osservata e rispettata', ha sottolineato più volte Ferrante. 'Ci muoviamo e ci siamo sempre mossi rispettando le prescrizioni dell'Aia - ha detto - dobbiamo dimostrare la volontà di risanamento e di messa in sicurezza e lo faremo. Se c'é una strada anche piccola per far prevalere il dialogo la percorrerò''.

 

Si è tenuto nella sede della Prefettura di Taranto, il vertice sulla questione Ilva. Presenti per il governo i ministri dell'Ambiente, Corrado Clini, e dello Sviluppo, Corrado Passera. Hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione, Nichi Vendola, il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido. In programma incontri con le autorità locali nonché con rappresentanti delle organizzazioni sindacali e del mondo della chiesa. Al centro il futuro dell'Ilva e del risanamento ambientale della città. Il tutto dopo che, da fine luglio, sei reparti a caldo del siderurgico, il cuore dell'acciaieria più grande d'Europa, sono sotto sequestro per disastro ambientale doloso.

 

 

Un corteo simbolico ha percorrs poche decine di metri sulla centrale via D'Aquino con i manifestanti che partecipavano all'assemblea in piazza Immacolata. Nonostante il divieto della questura, i manifestanti hanno svolto il corteo nel momento in cui era previsto l'inizio del vertice in prefettura con i ministri. Tra gli slogan 'Taranto libera', assieme a 'Riva boia' e a 'Noi vogliamo vivere' e 'Non siamo dei burattini'. Applausi sono rivolti al gip Patrizia Todisco e alle vittime dell'Ilva.

 

 

SIT IN DEL COMITATO CITTADINI LIBERI E PENSANTI - 'Non siamo inClini a morire di cancro'' e 'l'industra fissa è monotona': sono alcuni degli striscioni esposti all'assemblea pubblica in piazza Maria Immacolata, a Taranto, alla quale partecipano finora alcune centinaia di persone. L'incontro, voluto da comitati e associazioni cittadine, si tiene non lontano dalla prefettura dove alle 11.30 comincerà il vertice alla presenza dei ministri dell'ambiente e dello sviluppo economico, Corrado Clini e Corrado Passera. La zona attorno al palazzo del governo é stata transennata e chiusa anche ai pedoni dopo che il questore ha vietato ieri ogni corteo e manifestazioni davanti e nei pressi della prefettura.

 

 

Slogan in favore del gip di Taranto che ha sequestrato sei reparti a caldo dell'Ilva, Patrizia Todisco, sono stati scanditi durante l'assemblea pubblica. Al giudice che, con apposita ordinanza, ha anche ordinato al Siderurgico di fermare gli impianti sequestrati è stato dedicato un lungo applauso. Alcuni in piazza espongono magliette con la scritta 'help Todisco'.

 

Un carrello sul quale è stato montato un impianto hi-fi ha preso il posto dell'Apecar all'assemblea pubblica. L'Apecar, diventato il simbolo della rinascita dei tarantini, non è stato portato in piazza dal comitato 'Lavoratori e cittadini liberi e pensanti' perché il suo uso è stato vietato ieri dal questore Enzo Mangini, per motivi di ordine e sicurezza pubblica. 'Eccolo qua, l'Apecar eccolo qua. E' solo qua, l'Apecar è solo quà, lo slogan intonato dal comitato all'inizio dell'assemblea in favore dei provvedimenti di sequestro della magistratura degli impianti a caldo dell'Ilva di Taranto.

 

Un minuto di silenzio per le vittime dell'Ilva e i morti provocati dall'inquinamento. E' anche così che sta prendendo forma, in piazza Immacolata a Taranto, la manifestazione organizzata da tutti quei cittadini che si dicono d'accordo con la decisione dei magistrati di chiudere l'Ilva. Per ora, a poche ore dall'inizio del vertice che, in prefettura, vedrà la presenza, tra gli altri, del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, e dello Sviluppo, Corrado Passera, nel cuore della città, tra i manifestanti, sembra esserci più un clima di festa che di tensione. Al ritmo di 'Nun te reggae piu'' di Rino Gaetano, in piazza applausi e slogan come 'Taranto libera'.

 

FIM E UILM,ANCHE OGGI SCIOPERO E BLOCCHI STRADE STATALI - Anche per oggi le organizzazioni del metalmeccanici Fim Cisl e Uilm Uil hanno indetto due ore di sciopero dei dipendenti Ilva (dalle 10 alle 12), con un'assemblea che blocca la statale 7 Appia, nella parte adiacente allo stabilimento siderurgico. Sarà bloccata sino a mezzogiorno anche la statale 106 ionica (che collega la parte ionica della Puglia con Basilicata e Calabria). 'Riteniamo necessario - affermano Fim e Uilm - mantenere alta l'attenzione in attesa di soluzioni concrete da parte delle istituzioni, impegnate anche nella giornata di domani a dare il giusto apporto al Governo nazionale, in termini di progetti e di risorse, affinché si possa giungere all'obiettivo comune volto alla salvaguardia della salute e dell'ambiente, nonché alla tutela di tutti i posti di lavoro'.

(Ansa.it)






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