ANNO 14 n° 116
Il vaccino degli “invisibili”
Si perde il numero dei senza fissa dimora
21/01/2021 - 10:53

di Massimiliano Morelli

Si perde il numero dei senza fissa dimora, dei cosiddetti “invisibili”, e nel contempo si perde il numero di quanti si tormentano per loro. Molti si preoccupano a parole, altri con i fatti. Specie in questo periodo di freddo, spazio temporale dove una coperta può significare quel briciolo di calore in più per chi vive di stenti. E qui possiamo tranquillamente scrivere che una certa classe politica neanche sa che esistano i clochard, troppo presa a “rompere” gli schemi della politica stessa, e l’aiuto agli invisibili viene dato più che altro dai volontari. C’è comunque qualche buon esempio di civiltà. Il Vaticano per esempio ha cominciato a vaccinare proprio loro, i senza dimora. Ieri venticinque persone, tutte over 60, italiane e straniere, e alcune di esse con seri problemi fisici, hanno ricevuto la prima dose del vaccino nell’atrio dell’Aula Paolo VI. E nei prossimi giorni sarà la volta di altri gruppi di persone in difficoltà, che potranno accedere all’immunizzazione. Il Vaticano condivide dunque le dosi che ha a disposizione, circa diecimila, con i meno abbienti. La scelta del “gesto immunitario” è stata portata avanti dal punto di vista logistico dall’Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski, ed è stata fortemente voluta da Papa Francesco. Ma continua in ogni caso l’emergenza clochard nella capitale. Ieri mattina è stato trovato morto, proprio a piazza San Pietro, un uomo di origine africana.






Facebook Twitter Rss