ANNO 14 n° 110
Il Tuscia film fest esporta la Tuscia a Berlino
Per il secondo anno consecutivo la manifestazione sbarca in Germania
23/09/2014 - 15:35

VITERBO - Ormai sta diventando una tradizione: a Berlino, cinema Baylon nel cuore della capitale tedesca, ci sarà un pezzo di Tuscia dal 3 al 5 ottobre. Merito di Mauro Morucci e della sua intuizione di esportare il Tuscia Film Fest. La manifestazione si chiama Italian Film Festival (che è stata presentata in contemporanea anche a Berlino da Alice Rohrwacher) ma è soprattutto l'occasione per far conoscere Viterbo, la sua terra, la sua cultura, la sua bellezza all'estero. Il cinema diventa il mezzo per ottenere il risultato.

La presentazione dell’evento a Palazzo dei Priori è coincisa con la visita a Viterbo del regista russo Pavel Lungin che deve girare il suo nuovo film “La dama di picche di Tchaikovsky insieme a Luciano Sovena presidente del Lazio Film Commission. La città dei Papi potrebbe essere il set ideale per la pellicola di Lungin che ha avuto parole d’elogio per la città: “bellissima. Nelle piccole città si apre una quarta dimensione per la bellezza assoluta dello spazio. Mi piacerebbe girare qui”. E non sarebbe la prima volta che Viterbo si trasforma in un set naturale per film e fiction: era già successo con I Vitelloni di Fellini, con Il Vigile interpretato da Alberto Sordi.

Tornando all’Italian Film Festival, Mauro Morucci ha svelato il programma della seconda edizione berlinese. Tre giorni in cui verranno proiettati i migliori film del cinema italiano: da ''Sacro G.R.A.'' a ''La mafia uccide solo d’estate'', da ''La grande bellezza'' a ''Buongiorno papà'', passando per ''Smetto quando voglio'', ''C’era una volta la città dei matti'', ''Le meraviglie''. Per i film di Pif e di Edoardo Leo sarà anche la premiere tedesca della pellicola.

''L’obiettivo è sempre lo stesso - ha sottolineato Mauro Morucci, direttore del Tuscia Film Fest -: sfruttare il cinema per la promozione del territorio. Lo scorso anno il Babylon di Berlino era gremito di gente. La speranza è ripetere quel successo''.

Poi sono intervenuti i partner della manifestazione. Per l’assessore comunale alla cultura (che sarà a Berlino a titolo personale) ''l’internazionalizzazione del Tuscia Film Fest è un modo per andare oltre le mura, per stabilire relazioni con altri luoghi, altre realtà. E’ importante – aggiunge – la presenza della Roma Film Commission e del regista Lungin: Viterbo è un set a cielo aperto''.

Il presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti e l’assessore provinciale Fraticelli hanno elogiato l’idea di Morucci: ''Ha costruito una vera e propria impresa culturale, un motore attraverso cui questa terra riesce a essere presente all’estero''.

Ha chiuso il direttore di Confartigianato Andrea De Simone: ''L’immagine più bella da esportare è la foto di piazza San Lorenzo gremita di persona la sera della proiezione del film di Pif''.






Facebook Twitter Rss