ANNO 14 n° 88
Il tesoro di Santa Rosa tra arte, fede e luce
Per la prima volta porte aperte
al monastero. In mostra antichi
oggetti e le sale restaurate
01/09/2017 - 02:44

VITERBO – (aml) Il monastero di Santa Rosa, dopo secoli di clausura, si svela ai visitatori. Un'occasione per visitare le sale, restaurate in tempi record, resa ancora più straordinaria dalla concomitanza con la mostra ''Il tesoro di Santa Rosa. Un monastero di arte, fede e luce''. In esposizione arredi sacri, affreschi, ex voto, manoscritti. Tesori sinora celati che dal 2 settembre potranno essere ammirati da viterbesi e turisti.

Non cela invece una grande soddisfazione la vice sindaco Luisa Ciambella ''per il raggiungimento di un obiettivo che l'amministrazione si era posta sin dal suo insediamento''.

''Santa Rosa è famosa nel mondo perché il Trasporto è diventato patrimonio dell'Unesco, una notorietà dovuta anche al fatto che il suo messaggio valoriale è stato talmente potente che è andato oltre le mura, ha varcato i confini nazionali. A noi interessava far conoscere anche quella parte di storicità legata all'oggettistica, all'argenteria, agli ex voto, a tutte le cose collegate alla sua spiritualità che si sono stratificati all'interno del monastero nel corso dei secoli. Beni che sinora non era stato possibile far fruire ai viterbesi ed ai tantissimi turisti come non era stata possibile la fruizione del convento. Non solo perché prima era un monastero di clausura mentre oggi è gestito dalle suore Alcantarine ma anche a causa delle criticità esistenti dal punto di vista strutturale e di recupero artistico e di restauro''.

La vice sindaco ricorda che ''parlammo di questa idea per la prima volta nel 2015 quando il ministro Franceschini, insieme all'onorevole Fioroni, furono ospiti a palazzo. Grazie alla collaborazione con il Mibact e con la sovrintendente per l'Etruria meridionale Alfonsina Russo operativamente siamo riusciti, oserei dire, in tempi miracolosi (40 giorni) non soltanto a reperire le risorse del ministero per il recupero del monastero ma anche trovato noi come Comune i fondi per l'allestimento della mostra. Lavorando anche ad agosto siamo partiti con gli affidamenti, i lavori di recupero erano iniziati a luglio, abbiamo smentito il luogo comune del Pubblico che non riesce, della burocrazia che ammazza tutto dimostrando invece che possono esistere delle sinergie positive''.

L'assessore Tonino Delli Iaconi presentando la mostra ha evidenziato un certo filone femminista in questo progetto. Di fatto l'impegno e la determinazione di alcune donne – la sovrintendente Russo, la superiora del convento suor Francesca Pizzaia e la stessa Ciambella – sono stati rilevanti per la riuscita in tempi brevi di una operazione complessa.

''Dal mio punto di vista come vice sindaco donna leggo il vissuto di Rosa non solo in termini spirituali. Abbiamo la fortuna di avere una Santa giovane, povera, che addirittura è stata rifiutata dal monastero perché la famiglia non era in grado di fornire una dote. Una donna così poco considerata dalla società che però ha fatto la differenza, che ci ha lasciato come grande messaggio non solo di professare la solidarietà, l'unità e la pace in quel momento storico ma è l'esempio per le tante ragazze e ragazzi di oggi che non hanno grandi aspirazioni, che ritengono di non avere chance nella vita che tutto è possibile purché ci si creda e ci si impegni ad affermare valori importanti come quelli appunto della vicinanza, dell'unità di cui questa città, e il resto del mondo, ha profondamente bisogno''.

La mostra, ad ingresso libero, sarà inaugurata il 2 settembre e resterà in esposizione sino al 6 gennaio. Con l'ipotesi di un prolungamento del periodo.

''Stiamo già valutando l'eventualità di renderla permanente – conferma la Ciambella – anche in virtù della portata del lavoro svolto per fare in modo che sia fruibile a quanta più gente possibile. Vedremo giuridicamente come poterla realizzare''.

Alla mostra sul tesoro di Santa Rosa sarà anche dedicata una sezione della prima app ufficiale (comune di Viterbo) di cui si è dotata l'amministrazione in cui sarà fornita una descrizione generale dell'esposizione ''per invogliare i turisti a venirla a vedere direttamente e fisicamente''.

Un'applicazione a cui la vice sindaco tiene in modo particolare perché ''è uno strumento a disposizione di tutti i cittadini ma anche e soprattutto dei turisti, da cui si potrà seguire in diretta il Trasporto della Macchina da qualsiasi smartphone dato che si può scaricare da piattaforma Android e Ios. Delle audio guide in italiano e in inglese, che la rendono fruibile anche agli ipovedenti, racconteranno la storia della Santa, del monastero, del Trasporto e della città. Una app la cui realizzazione non è finalizzata al solo evento di santa Rosa 2017 ma sarà il viatico per raccontare tutti gli eventi culturali e tutto ciò che di fondamentale verrà vissuto dalla nostra comunità''.






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